La lettera di Mauro Volpi al Corriere dell'Umbria
Gentile Direttore,
in un corsivo anonimo pubblicato dal suo giornale il 9 luglio si afferma con tono pesante la mia presunta incoerenza per la mia partecipazione come referente umbro del Coordinamento per la democrazia costituzionale ad una iniziativa per il No alle “riforme” indetta dalla Lega Nord con la
presenza del Vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, firmatario nel 2005 della legge elettorale nota come Porcellum alla quale mi sono sempre fortemente opposto.
Purtroppo per l’anonimo corsivista non c’è nessuna incoerenza da parte mia. Infatti la nuova legge elettorale (Italicum) non è che una modifica per vari aspetti peggiorativa del Porcellum, in quanto attribuisce un abnorme premio di maggioranza non più ad una coalizione ma ad una sola lista e si inventa il sistema dei capilista bloccati, più “eguali” degli altri candidati, che non esiste in alcun altro paese democratico.
Inoltre la legge elettorale insieme a quella costituzionale darebbero vita ad un sistema di governo basato sullo squilibrio fra i poteri a vantaggio del leader del partito che avrebbe una abnorme maggioranza artificiale nell’unica Camera politica titolare dei poteri più importanti riguardanti i diritti dei cittadini e anche quello di deliberare lo stato di guerra.
Vi è quindi piena coerenza da parte mia nel partecipare a tutte le iniziative per il No, ma anche ai confronti con i sostenitori del Si, alle quali sono invitato ad esprimere liberamente le mie opinioni, con un’unica discriminante: quella antifascista, imposta dalle mie convinzioni e dalla natura antifascista della Costituzione.
Colgo l’occasione per sottolineare che il ruolo della stampa dovrebbe essere quello di dare correttamente le notizie, cosa che né il suo giornale né altri giornali locali hanno fatto quando hanno dato ampio risalto alle vergognose affermazioni del ministro Boschi del 6 maggio a Perugia sulla equiparazione fra i sostenitori “di sinistra” del No e i fascisti di Casa Pound, mentre non hanno riservato la stessa attenzione alla manifestazione che si è svolta il 22 giugno in un teatro del Pavone stracolmo con la presenza del presidente nazionale della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Carlo Smuraglia.
Per non parlare della vera e propria congiura del silenzio che quasi tutte le televisioni e i giornali hanno attuato sulla campagna per la raccolta delle firme per l’abrogazione dell’Italicum e per il No al referendum costituzionale.
Vi è in tutto ciò un preoccupante sentore di “regime” che costituisce un motivo in più per opporsi a leggi destinate a stravolgere gli equilibri della democrazia costituzionale nel nostro paese.
Per fortuna in questi giorni ho ricevuto da centinaia di cittadini attestati di stima e di sostegno per il mio impegno in difesa di principi e di valori costituzionali. E ciò mi ripaga abbondantemente da attacchi anonimi infondati e di basso livello.
Cordiali saluti
Mauro Volpi
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