LETTERA APERTA IN DIFESA DELL’OSPEDALE “SAN MATTEO” DI SPOLETO

Mi preme iniziare questa mia pubblica dichiarazione congratulandomi con voi nell’aver raccolto più di 8mila sottoscrizioni in pochissimi mesi. Oltre ad avere firmato io stesso la vostra petizione, non posso non notare l’ottima organizzazione che avete messo in campo, coprendo capillarmente il territorio spoletino e limitrofo, favorendo così la massima partecipazione. Un’azione questa che ha mantenuta costante l’attenzione rispetto al nostro nosocomio e ai servizi sanitari e sociosanitari che orbitano attorno ad esso.
Come ben sapete, anche se dipendente di una nota cooperativa, lavoro all’interno del “San Matteo degli Infermi” come Operatore Socio Sanitario dal giorno della sua trasformazione in Ospedale Covid. Chiesi espressamente al mio datore di lavoro di farmi trasferire in piena emergenza all’interno della RSA Covid perché conscio della situazione critica. Ho quindi vissuto in prima persona quello che è stato fatto al nostro ospedale, trasformato nella sua quasi completezza in un ospedale da quarantena, dove i reparti sono stati chiusi in meno di 48 ore o appunto trasformati per i pazienti esclusivamente Covid.
So per certo di condividere con voi che quella fu una scelta deleteria e distruttiva per il nostro presidio, unico all’interno della zona cratere del 2016. Certo, era doveroso che anche Spoleto facesse la sua parte in piena fase pandemica, ma chiudere l’intero ospedale, cosi come voluto dalla Presidente Donatella Tesei, si è rivelato devastante.
Non mi dilungo ulteriormente perché questa mia lettera, scritta attualmente da candidato del MoVimento 5 Stelle per le elezioni regionali, vuole essere l’invito ad un ulteriore confronto con voi. Confronto iniziato da quando siedo in Consiglio Comunale e che è sempre stato caratterizzato dall’onesta di dirsi quello che si pensa reciprocamente, anche se con vedute a volte diverse e con toni qualche volta forti. Confronto però che ha il chiaro obiettivo comune di salvaguardare la salute pubblica nel nostro territorio con un presidio ospedaliero DEA nei fatti, non solo sulla carta, e con servizi territoriali efficaci ed efficienti.
Una battaglia questa che ci unisce da sempre e che nulla ha a che vedere con l’aspetto campanilistico. Una semplificazione che non ho mai tollerato perché credo fortemente che Spoleto debba avere la stessa dignità e trattamento di tutti gli altri territori della Regione Umbria. Nulla di più, nulla di meno.
Ed è con questo preciso dettame che con l’attuale Amministrazione Comunale abbiamo intrapreso più strade per arrivare al risultato che vede il “San Matteo degli Infermi” all’interno dell’organizzazione ospedaliera umbra con l’emergenza-urgenza garantita e la riapertura di quei reparti chiusi prima della pandemia. Mozioni, lettere, diffide, proposte: a nulla sono valsi i nostri tentativi da rappresentati delle Istituzioni locali poiché l’attuale Giunta Regionale di centrodestra ha deciso chiaramente di chiudere ogni rapporto con la nostra città. Conferma anche con le ultime vicende di qualche mese fa, dove la Presidente Tesei ha deciso di incontrare solo alcune associazioni creando di fatto una irrispettosa diversità di trattamento.
Eppure non può e non deve finire così: ecco il perché della mia attuale candidatura e di questa mia richiesta pubblica di un ulteriore dialogo con voi. Una conferma del mio esserci, con la volontà e la necessità di rendere prioritario il tema dell’ospedale di Spoleto in questa campagna elettorale. E, senza tanti giri di parole, con la futura promessa di compiere ogni passo in Consiglio Regionale affinché l’ospedale torni come prima, anzi meglio di prima fermando questo attuale progetto di Terzo Polo Ospedaliero.

Recent comments
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago
12 years 6 weeks ago