“Dopo 10 anni di boicottaggi, rinvii e bocciature, ieri, martedì 14 marzo sarebbe dovuta arrivare finalmente in Consiglio Regionale, per il voto finale, l'attesa “Legge contro l'omofobia e la transfobia”. Sarebbe, ma non è stato così. Perché “per un vizio procedurale, l’assenza di una norma finanziaria aggiornata – spiegano da Sinistra Italiana Umbria – un appunto fantasioso e tutto da verificare, la legge sara` invece rinviata in III Commissione, su richiesta del consigliere De Vincenzi del PDL”.

Sempre ieri mattina, Sinistra Italiana Umbria, Omphalos e Arcigay, hanno quindi manifestato davanti a Palazzo Cesaroni contro questo ennesimo rinvio. “Un atto sciagurato – sottolineano Fabio Barcaioli, Salvatore Savastano e Michele Mommi – che dimentica come i casi di discriminazione, in Umbria, sono in aumento in modo esponenziale, e solo negli ultimi anni si sono verificati molti atti intimidatori contro persone omosessuali e transessuali”.

Una presa di posizione che chiama in causa anche il Partito Democratico, che durante la campagna elettorale per le regionali ha sostenuto la necessità di riconoscere immediatamente una legge contro l'omofobia e la transfobia, eppure, “al primo pretesto, anche per via dei malumori al proprio interno, ha deciso di rinviare ancora la discussione."

Sinistra Italiana chiede al Consiglio Regionale di approvare immediatamente la legge contro le discriminazioni: "Come ieri mattina saremo al fianco delle associazioni, dei comitati e dei singoli cittadini che intenderanno avviare iniziative, manifestazioni o proteste contro i continui rinvii dell'Assemblea regionale su una legge in difesa della piena parita` dei diritti”.

 

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