Legacoop Umbria insieme al Postmodernissimo presentano il film “Al massimo ribasso” verrà proiettato lunedì 4 giugno alle ore 21.30 proprio al Postmodernissimo di Perugia. Saranno presenti sia il regista Riccardo Iacopino che il produttore Tito Ammiranti. . Prodotto dalla Cooperativa Sociale Arcobaleno, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e Rai Cinema, Al Massimo Ribasso di Riccardo Iacopino, è un film italiano di critica sociale atipico ma, proprio per questo, interessante. Il tema decisamente caldo, ma ancora poco conosciuto delle gare d’appalto truccate, viene affrontato coraggiosamente, per un prodotto di cinema civile.

Al massimo ribasso, presentato all’ultimo Torino Film Festival, “è una sorta di favola civile – spiega il regista - non è cronaca spicciola ma la descrizione di sentimenti universali”. Un punto di vista diverso, quello di Iacopino, che sta nel mezzo, quasi neutro, fra i buoni e i cattivi. Da qui nasce il personaggio di Diego, il protagonista interpretato da Matteo Carlomagno, un uomo che appare asettico e privo di sentimenti, che riesce ad appropriarsi di segreti industriali grazie ai quali alcune aziende mafiose vincono gare di appalto pubbliche. È il sottobosco degli intrecci tra corruzione e malavita, una realtà con la quale in molti oggi sono costretti a fare i conti. Fra gli interpreti anche Luciana Littizzetto nel ruolo di presidente della cooperativa che cerca di spiegare ai soci il suo impegno per non far perdere loro un appalto e i posti di lavoro.

“Al massimo ribasso è prodotto da una cooperativa sociale – afferma Andrea Bernardoni di Legacoopsociali – e vuole stimolare una riflessione sul tema degli appalti pubblici, del mercato e dei diritti dei lavoratori, questioni che riteniamo centrali anche per lo sviluppo della nostra regione. Crediamo in un mercato trasparente e regolato dove le imprese competono puntando sulla qualità e non sul prezzo. Un mercato che stimola gli investimenti e che non premia quelle imprese che comprimono i diritti dei lavoratori. Per questo motivo riteniamo necessario superare concretamente le gare al massimo ribasso che di norma penalizzano i lavoratori più deboli”.

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