TERNI - La tassa di concessione governativa sulle utenze di telefonia mobile non deve essere corrisposta dagli utenti alle compagnie telefoniche: a riconoscerlo, attraverso il meccanismo dell'autotutela, e' stata l'Agenzia delle entrate nell'ambito di un ricorso presentato nel settembre scorso alla commissione tributaria di Terni da un consumatore del posto.

L'utente, a seguito di una controversia con il proprio gestore telefonico, aveva cessato di pagare la tassa di concessione del suo telefono cellulare. L'Agenzia delle entrate aveva allora inviato al ternano una cartella esattoriale contestando il recupero dell'importo dovuto. Assistito dalla Lega consumatori delle Acli, l'uomo ha deciso di ricorrere contro il provvedimento alla commissione tributaria.

Nel corso del procedimento la stessa Agenzia delle Entrate - e' stato riferito dall’associazione - ha dichiarato ''non dovuto'' l'importo richiesto. ''Si tratta di una decisione che puo' avere un effetto domino molto importante - spiega l'avvocato Massimo Longarini della Lega Consumatori di Terni -, piu' rilevante di un provvedimento giudiziale. E' infatti lo stesso soggetto creditore a dichiarare la tassa non dovuta e a dire quindi che i consumatori non devono pagarla. Ora e' soltanto da verificare se i gestori telefonici recepiranno questa decisione''.

 

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