di Comune-info

L'ECOLOGIA AL SERVIZIO DELL'ECONOMIA
Se è vero, come "teleborsa.it”, alla luce di un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca MuP Research e Norstat, che oltre il 31 per cento degli interpellati dichiara di non aver affatto compreso quale sia la funzione di un ministero denominato "della transizione ecologica", delle ragioni ci saranno. Buona parte di esse si deve, probabilmente, a ciò che consiglia a un governo, pur quasi senza opposizione, di non esplicitare con chiarezza il fatto che quella presunta "transizione" deve essere ancora una volta subordinata alle ragioni inamovibili della presunta crescita economica. La minaccia di catastrofe ambientale ha ormai da tempo una portata tale che non consente più l'utilizzo di specchietti per le allodole. Enzo Scandurra ci ricorda, ancora una volta, che in ecologia non esistono scorciatoie: una lezione severa che ci viene dal Secondo Principio della termodinamica: più ci muoviamo, più trasformiamo, meno energia utile rimane a nostra disposizione e non c’è tecnologia che possa ingannare questo principio della fisica, che è anche alla base del vivente. Non ci resta che ripensare la crescita a partire dalla condanna del consumismo, del consumo (inutile) di suolo, dell’uso dell’auto, del turismo di massa, della produzione di armi e del loro commercio e dell’alta velocità che ha impoverito ulteriormente i territori che attraversa senza fermarsi
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