“Abbiamo voluto accendere i riflettori sulle condizioni di lavoro delle dipendenti e dei dipendenti delle farmacie nel nostro territorio. Assistiamo infatti ad un drastico peggioramento, amplificato dall’avvento delle multinazionali, che stanno acquistando numerose farmacie a Perugia e in altre zone della provincia, tagliando poi sul lavoro e sulla sua qualità”. Lo ha detto Vasco Cajarelli, della Filcams Cgil di Perugia, intervenendo stamattina al presidio organizzato dal sindacato davanti alla farmacia Marcucci, di Ferro di Cavallo (Perugia), recentemente passata ad una multinazionale che ha già messo in atto provvedimenti che hanno colpito il lavoro, licenziamenti compresi. Ma questo caso è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che, se non controllato, rischia di destrutturare definitivamente un settore già colpito da bassi salari (un dipendente di una farmacia guadagna intorno ai 1400 euro mensili), da un continuo aumento dei ritmi di lavoro e da un allargamento delle mansioni richieste al personale. 
“Con l’avvento della farmacia dei servizi - ha spiegato Riccardo Dentini, farmacista e delegato della Filcams Cgil di Perugia  - oggi noi ci troviamo ad effettuare elettrocardiogrammi, holter, tamponi e altri interventi per venire incontro ad un servizio sanitario sempre più in difficoltà. Ma il personale per svolgere queste nuove mansioni è sempre lo stesso ed inevitabilmente si va in affanno. Questo - ha concluso Dentini - porta anche ad un peggioramento dei servizi offerti dalla farmacia e alle lunghe file che spesso si formano davanti al bancone”. 
“Tutti sanno che, soprattutto nel periodo della pandemia, le farmacie hanno fatto soldi a palate - ha detto ancora Cajarelli - per questo è inaccettabile che oggi le condizioni di chi nelle farmacie lavora, di chi fino a ieri era considerato un eroe di fronte all’emergenza, stiano addirittura peggiorando. Per questo abbiamo chiesto un incontro a Federfarma affinché intervenga su questa situazione inaccettabile e garantisca qualità del lavoro e quindi del servizio offerto alla cittadinanza”. 
 

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