Conferita dal sindaco Giacomo Chiodini agli attori Laura Chiatti e Marco Bocci la cittadinanza onoraria del Comune di Magione.
Una cerimonia all’insegna dei ricordi e dei legami di amicizia che uniscono i due artisti alla comunità magionese. In particolare Laura Chiatti che a Magione, nella frazione di Villa, ha sempre vissuto e dove ancora vivono i familiari e molte delle sue amicizie più importanti.
“Una decisione che ha visto l’unanimità del consiglio comunale – ha spiegato il sindaco Chiodini – specchio del sentimento di amicizia, stima e considerazione verso di loro. Due persone che sono state in grado, singolarmente e in coppia, di compiere un percorso professionale e artistico straordinario. Laura, che è cresciuta a Magione, partendo dal piccolo paese di Villa ha realizzato, fin dalla sua adolescenza, un cammino nel mondo dello spettacolo che nessuno avrebbe potuto immaginare vedendola esibirsi da ragazzina sui palchi delle nostre feste paesane. Un successo conquistato con tenacia determinazione grinta e passione.”
I due attori hanno ricordato, con grande simpatia e autoironia che ha strappato più volte l’applauso,  alcuni momenti della loro vita personale, tra cui il modo in cui si sono visti la prima volta, risalente a oltre venti anni fa durante una campagna pubblicitaria per una delle più grandi industrie dolciarie al mondo, e poi il nuovo incontro a cui ha fatto seguito il matrimonio e la nascita dei due figli. Gli artisti hanno poi riaffermato il loro forte legame con l’Umbria, Marco Bocci è originario di Marsciano. Da qui la decisione di costruire il loro futuro in questa regione.
“Le nostre radici sono la cosa più importante – hanno affermato – una scelta che abbiamo condiviso da subito e resa possibile anche dalla centralità di questa regione e dalla vicinanza a Roma che ci permette tranquillamente di spostarci per lavoro per poi tornare a casa nei fine settimana.”
Un legame che è stato evidenziato anche dal primo cittadino che ha sottolineato anche le priorità che la coppia dà alla famiglia. “È difficile costruirsi una carriera partendo dalla periferia – ha dichiarato – ma lo è ancora di più se si decide di non rinunciare alla sfera famigliare rallentando i ritmi lavorativi in particolari momenti come con la nascita di Pablo e Enea.”

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