di Antonio Torrelli -

PERUGIA - Lo sbarco è imminente e il porto è sotto stretta sorveglianza. Il cordone delle autorità tiene lontano i manifestanti. L'isola, svuotata quasi completamente in previsione della visita di Berlusconi fissata per domani, si appresta a vivere altre ore di tensione.

A testimoniarlo sono i Giovani Comunisti di Perugia, che ancora non sono riusciti ad avvicinarsi nei pressi del centro-profughi. "E' impossibile accedere per 'motivi di sicurezza' -spiega il coordinatore provinciale Andrea Ferroni, giunto oggi a Lampedusa-, ma la situazione non è per niente calma".

Dopo le prime partenze si sono infatti verificati scontri e tafferugli sollevati da parte degli immigrati ancora presenti sull'isola, che, come sottolinea lo stesso Ferroni, "non vogliono ricevere lo stesso trattamento riservato a chi è già stato allontanato da Lampedusa. I trasferimenti sono stati organizzati in fretta e furia e gli immigrati trattati come un carico di bestiame -continua Ferroni- e tutto in previsione dell'arrivo del Presidente del Consiglio in programma per domani".

Per Lampedusa, quindi, si prevede un'altra notte turbolenta. Un'altra ondata di profughi che, almeno per ora, sta creando non poche difficoltà per l'evento di domani.

Condividi