PERUGIA - “La Regione Umbria ha già attuato molti degli interventi previsti dal Piano di bacino per il lago di Piediluco, ottenendo significativi risultati per la salute delle acque e la qualità complessiva del territorio. Un impegno che intendiamo proseguire e rafforzare, coinvolgendo le altre due Regioni interessate al fine di giungere alla completa soluzione delle criticità ancora presenti”. È quanto ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, che ha riunito a Perugia il Tavolo istituzionale del Piano stralcio per la salvaguardia delle acque e delle sponde del lago di Piediluco, allo scopo di valutare le misure fin qui realizzate e definire le azioni da assumere per il rispetto degli obiettivi del Piano stesso. All’incontro hanno preso parte rappresentanti dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere, delle Province di Perugia e Terni, Comune di Terni, I Circoscrizione Est del Comune di Terni, “Arpa” Umbria (Agenzia regionale per la protezione ambientale), “Ati” (Ambito territoriale integrato) Umbria 4 e degli uffici regionali.

“La tutela del lago di Piediluco è all’attenzione delle nostre politiche regionali, per la straordinaria valenza ambientale e attrattività turistica che riveste per l’Umbria – ha sottolineato Rometti – Per questo, nonostante l’assenza di finanziamenti statali, siamo già intervenuti per quanto di nostra competenza e siamo pertanto fortemente impegnati a completare le attività e gli interventi in corso, ma occorre uno sforzo congiunto, anche da parte delle altre Regioni i cui territori insistono nel bacino, per raggiungere l’obiettivo della piena qualità del lago”.

“A questo scopo – ha detto l’assessore – convocherò al più presto un incontro con gli assessori all’Ambiente di Marche e Umbria e con le altre Province interessate per la predisposizione di un protocollo d’intesa che individui gli interventi nel campo della depurazione civile, del controllo degli impianti ittiogenici per il rafforzamento e coordinamento delle attività di monitoraggio e vigilanza non solo sul lago, ma anche sugli affluenti, la verifica delle modalità di funzionamento dei prelievi da parte delle centrali idroelettriche connesse al lago. L’incontro dovrà servire anche a condividere nuove azioni comuni da mettere in atto per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi con il Piano”.

L’Umbria, che individuerà le risorse necessarie per la prosecuzione del Piano stralcio a valere sui fondi per la depurazione, come previsto dal Piano del 2005 ha già finanziato – è stato ricordato nel corso della riunione - la realizzazione di impianti di depurazione a monte del Lago e al servizio dell’abitato di Piediluco e la sistemazione delle reti fognarie e ha inoltre già avviato la sperimentazione di nuove tecniche di alimentazione negli impianti ittiogenici. È in atto una sperimentazione per recuperare in maniera ottimale i sedimenti solidi.
“La realizzazione degli impianti di depurazione degli abitati di Norcia, Cascia e Preci ha consentito il miglioramento della qualità delle acque in ingresso al lago - ha rilevato l’assessore regionale - così come le azioni attuate sulla rete fognaria circunlacuale, con la separazione fra acque nere e bianche, per mantenere efficiente l’impianto di depurazione evitando sversamenti nel lago in caso di piogge abbondanti”.

“Tutte azioni – ha concluso Rometti – che hanno condotto a un notevole abbassamento del fosforo, il parametro che destava maggiori preoccupazioni e che ora è conforme rispetto ai limiti di legge. Alla luce dell’attività di monitoraggio dell’Arpa, insieme alle altre Regioni e agli altri soggetti istituzionali interessati, valuteremo anche l’eventualità di una rivisitazione del Piano al fine di accrescere l’efficacia delle azioni di miglioramento ambientale del lago di Piediluco e accelerare la sua attuazione”.

 

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