PERUGIA - Per evitare "che si possa innescare un processo di disinformazione sul tema della qualita' delle acque dei laghi Trasimeno e Piediluco", Arpa Umbria, in un comunicato, contesta in alcuni punti il giudizio negativo sui due laghi umbri (e sulla quasi totalita' dei laghi italiani) emerso nei giorni scorsi dalla nona edizione della Goletta dei laghi, campagna nazionale di Legambiente.

Arpa Umbria contesta i parametri usati per emettere il giudizio sulla balneabilita' delle acque, cosi' come quello sulla loro qualita' ambientale: "l'indagine di Goletta dei laghi – dice l'agenzia umbra - sembra rivolta piu' all'individuazione di locali criticita' (fossi, scarichi), ma i risultati, da un punto di vista scientifico, non possono essere utilizzati per definire se un lago e' inquinato o meno".

Per cio' che riguarda la balneabilita' delle acque, Arpa ricorda che, per legge, il punto di monitoraggio deve essere individuato all'interno delle aree destinate alla balneazione (e non altrove) e, in particolare, nel punto in cui si prevede il maggiore afflusso di bagnanti o il rischio piu' elevato di inquinamento in base al profilo di balneazione. "I controlli dell'Agenzia su questo fronte - sottolinea Arpa - non hanno evidenziato alcuna criticita' da un punto di vista microbiologico, portando ad una classificazione delle acque di balneazione 'eccellente', sia per il lago Trasimeno sia per il lago di Piediluco". Anche il monitoraggio integrativo attivato a fianco di quello ordinario in considerazione della particolare piovosita' registrata in questi mesi e del rischio di attivazione degli scolmatori di piena connessi agli impianti di depurazione, non ha evidenziato alcuna criticita'.

Infine, il programma di sorveglianza algale, attivato sul lago Trasimeno in funzione delle sue caratteristiche ecologico-ambientali, non ha evidenziato - conclude Arpa Umbria - problematiche collegate alla proliferazione di specie algali potenzialmente produttrici di tossine.

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