PIEDILUCO (TERNI) - "Del Primo Maggio c’è oggi quanto mai bisogno, perché il lavoro nel nostro Paese è sempre più schiacciato, marginalizzato e frammentato. Se tre lavoratori devono salire in cima a una gru per chiedere il rispetto dei loro diritti, allora è evidente che si è perso il senso del primo articolo della nostra Costituzione: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro". Ripartire dal lavoro, che "dà dignità e identità”, è l’appello che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno lanciato oggi, Primo Maggio 2019, da Piediluco dove si è svolta, di fronte alla splendida cornice del lago, la manifestazione regionale per la festa delle lavoratrici e dei lavoratori. 

Al centro degli interventi dei tre segretari generali, Claudio Bendini (Uil), Ulderico Sbarra (Cisl) e Vincenzo Sgalla (Cgil), la questione europea. Quest’anno i sindacati hanno infatti deciso di dedicare tutte le manifestazioni del Primo Maggio all’Europa, “un’Europa dei popoli, non della finanza, un’ Europa dell’uguaglianza e della giustizia sociale”, come hanno sottolineato i tre segretari umbri. 

"Il Primo Maggio - hanno aggiunto - non è solo la festa di un giorno, il Primo Maggio è un messaggio di centralità del Lavoro, perché senza lavoro dignitoso non c’è futuro”. "Anche la nostra Umbria ne ha fortissimo bisogno - hanno detto ancora Sgalla, Sbarra e Bendini - Siamo in grande difficoltà, la fase è critica, si è persa l’identità che ha fatto della nostra regione un luogo bello dove vivere. E allora, come Cgil, Cisl e Uil continuiamo a chiedere con forza un progetto per l’Umbria, per ridare futuro alle giovani generazioni e permettere loro di restare qui, in questa bellissima terra”, hanno concluso i tre segretari.  .
 

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