ROMA - In Italia sono 18.876 gli impianti di depurazione delle acque reflue urbane, di questi 18.162 in esercizio. Lo rileva l'Istat nel 'Censimento delle acque per uso civile', facendo presente che al nord si concentra il maggior numero di impianti e che quelli con trattamento avanzato depurano piu' del 60% dei carichi inquinanti anche se sono soltanto il 10% del totale.  

Nella maggior parte dei casi - si legge nel report – questi impianti sono al servizio dei grandi centri urbani. Al sud e nelle isole e' piu' alta la percentuale con trattamento almeno secondario. Il carico di inquinanti industriali trattato cala del 27,8% rispetto al 2008; mentre gli inquinanti di origine civile che finiscono ai depuratori e' del 57,6%.  

Nel nord-ovest si concentra il 35,2% degli impianti in esercizio di tutto il Paese (pari a 6.393), dove si registra anche la maggior capacita' depurativa (in testa Piemonte, Trentino-Alto Adige e Umbria; Sicilia e Friuli-Venezia Giulia i peggiori).

Gli impianti in esercizio diminuiscono man mano che ci si sposta verso sud. In Piemonte si concentra il numero maggiore di impianti (21,6% del totale); seguono Emilia-Romagna e Lombardia; in Lombardia (303) e in Veneto (221) si registra il
maggior numero di impianti con trattamento avanzato.

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