(AVInews) – Perugia, 26 feb. – A Perugia si è concluso il primo meeting di un progetto scolastico europeo che permetterà a studenti italiani, bulgari, norvegesi, belgi e romeni di sviluppare competenze imprenditoriali utili per prepararsi alla carriera futura e acquisire esperienza in campo internazionale. L’Istituto tecnico tecnologico statale ‘Alessandro Volta’ di Piscille è, infatti, una delle cinque scuole partner del progetto Erasmus+ Yell (Young entrepreneurs on a european learning level) che ha preso il via ufficialmente con questo incontro in Umbria, dedicato soprattutto alla fase organizzativa.

Mobilità europea. Il ‘Volta’ ha così ospitato undici docenti e dirigenti scolastici da Bulgaria (paese coordinatore), Norvegia, Belgio e Romania con i quali due colleghi italiani hanno condiviso le best practice sviluppate nel campo dell’imprenditorialità e dell’organizzazione d’impresa. A questo kickoff meeting ne seguiranno altri quattro fino al 2020, uno in ogni Paese aderente, ai quali prenderanno parte ogni volta anche cinque studenti per ciascuna scuola. In totale saranno quindi venti i ragazzi dell’Itts ‘Volta’ che parteciperanno alle mobilità europee. 

Gli obiettivi del progetto. “La nostra partecipazione – ha spiegato l’insegnante dell’Itts Francesca Gobbi – è legata a un’attività svolta dalla scuola in questi anni relativa alla creazione di mini-company gestite da studenti. È stata una forma di alternanza scuola-lavoro per i ragazzi del terzo anno, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con il mercato in vista delle esperienze concrete all’interno di aziende, che si svolgono per un mese all’inizio del quarto e quinto anno”. “Con i nostri partner – ha ricordato la docente del ‘Volta’ Patrizia Roma – ci siamo conosciuti attraverso la piattaforma eTwinning, che è la community delle scuole europee. Noi già realizzavamo progetti per sviluppare il senso di imprenditorialità degli studenti ed è quindi nata l’idea di collaborare con altre scuole che lavoravano nella stessa direzione. Ne è sorto un rapporto molto cordiale, di fiducia e stima reciproca”. “Lo scopo – ha aggiunto il professore bulgaro Hristo Milushev – è quello di condividere le buone pratiche portate avanti da ciascuno e imparare gli uni dagli altri nuove cose”.

Le attività svolte. Tra le attività svolte durante l’esperienza perugina, ci sono stati dibattiti, attività di gruppo per studenti e insegnanti, esperienze sul campo con l’incontro di realtà lavorative innovative e workshop sull’organizzazione e lo sviluppo di mini-imprese. Non sono mancate visite guidate a Perugia e Assisi.

Il modello italiano e quello degli altri Paesi. “Appena siamo arrivati – ha commentato l’insegnante belga William Vangssum – gli studenti ci hanno fatto da guida e poi illustrato i lavori che hanno portato avanti fino adesso. Siamo rimasti molto sorpresi dal loro impegno e dalla loro forte motivazione”. “Rispetto al nostro modello scolastico – ha rilevato la professoressa romena Silvia Mihaela Galis – i ragazzi italiani fanno molta più attività laboratoriale, mentre noi ci concentriamo più sulla parte teorica, per cui anche il nostro lavoro sulle mini-company rimane virtuale”. “In questa scuola – ha fatto notare la docente norvegese Tone Olavsdotter Mosebø – le mini-company coinvolgono più discipline mentre noi tendiamo a raggruppare studenti che studiano le stesse materie. Il modello italiano è positivo perché fornisce ai ragazzi molti stimoli”.

Le mini-company del ‘Volta’. Le tre mini aziende realizzate a oggi dai ragazzi dell’Itts ‘Volta’, già premiate a livello nazionale e internazionale, sono infatti il frutto del lavoro di sei classi di tre indirizzi differenti: chimica, informatica e grafica. Due mini-company sono legate al tema dell’ecosostenibilità, riutilizzo di rifiuti tecnologici e riciclo di carta, mentre l’altra è sull’impiego di tecnologie informatiche nei giochi da tavola. Altre tre mini-company si stanno formando quest’anno.

Nicola Torrini

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