PERUGIA - Nel corso del 2011 la Camera di commercio di Perugia ha ricevuto 28 verbali di violazione e sequestro da parte degli organi accertatori per quanto riguarda il contrasto all'immissione in consumo di prodotti non conformi agli standard di sicurezza richiesti da normative nazionali e comunitarie. Nello stesso anno l'ente camerale ha adottato, nel settore della sicurezza dei prodotti e del codice del consumo, 22 ordinanze/ingiunzione di pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria ed emesso dieci provvedimenti di confisca della merce sequestrata. Sempre nel 2011 sono stati emessi quattro ordini di distruzione di merce sequestrata e confiscata.

La consistenza dei verbali di accertamento e di sequestro ricevuti nel 2011 ha registrato un incremento rispetto al numero di verbali trasmessi all'ente camerale nel 2010 e anche per il 2012 si profila un aumento dei provvedimenti sanzionatori principali ed accessori.

“Si tratta di un'attività - si sottolinea in una nota della Camera di commercio di Perugia - che le Camere di commercio svolgono per obbligo di legge a seguito dell'attività di accertamento realizzata dalle forze dell'ordine, in particolare dalla Guarda di finanza, ma si si può certamente affermare che prima di tutto si tratta di un'attività a garanzia del corretto funzionamento del mercato e a tutela del consumatore”.

Il segretario generale della Camera di commercio di Perugia, Mario Pera, ha evidenziato come negli ultimi anni si sia intensificata da parte delle forze dell'ordine, in particolare della Guarda di finanza, quale organo accertatore che svolge funzioni di polizia economica, l'attività di contrasto all'importazione e alla vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza richiesti da normative nazionali attuative di Direttive Cee e dalle norme del Codice del Consumo (D. Lgs. 06.09.2055 n. 206) sulla sicurezza generale dei prodotti.

L'ambito di intervento delle forze dell'ordine è ampio e va dal settore tessile e calzaturiero a quello dei prodotti elettrici a bassa tensione ed elettronici, dai giocattoli ai dispositivi di protezione individuale.

“Le segnalazioni di violazione ricevute dall'Ente camerale nel 2011 - ha affermato Pera - hanno riguardato principalmente il mancato rispetto dell'obbligo di apposizione della marcatura CE e l'inosservanza degli standard e norme tecniche di sicurezza, l'omissione o irregolarità' delle certificazioni CE di conformità, l'omessa indicazione delle informazioni minime e delle istruzioni d'uso rivolte ai consumatori, la mancata o irregolare apposizione di etichette obbligatorie di composizione nei prodotti tessili ed altri”.

In questi settori la Camera di commercio di Perugia esercita la potestà sanzionatoria ad essa attribuita per effetto del ricevimento dei verbali di violazione e sequestro da parte di Guardia di finanza, carabinieri o altri organi accertatori competenti. I provvedimenti ingiuntivi e di confisca adottati nel 2011 - spiega ancora la nota - non coincidono con i verbali trasmessi nello stesso anno, poiché l'ente camerale dispone di un termine di cinque anni dalla violazione per la definizione con ordinanza di procedimenti instaurati negli anni precedenti.
 

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