Non copie, ma ricostruzioni talmente fedeli da essere esse stesse opere d’arte: si tratta delle opere del Rinascimento italiano ricreate perfettamente dalla Bottega Artigiana Tifernate di Città di Castello, esposte fino al 27 febbraio nelle sale del centro espositivo della Rocca Paolina di Perugia. Le ricostruzioni della Bottega Tifernate hanno ottenuto il consenso degli esperti del Vaticano, hanno incantato i visitatori di Seul in Corea del Sud e presto anche quelli di San Francisco dove verrà realizzata una “porziuncola” in onore di San Francesco di Assisi. Le opere in mostra – realizzate dallo Studio Lazzari – sono in tutto 45 e in molti casi sono maestose come le originali: Diciassette arrivano in prestito dal Castello Estense di Ferrara che riproducono le stanze private del principe Alfonso I con le opere Dosso Dossi, Giovanni Bellini e Tiziano. La rassegna propone, poi, altre vent’otto opere di Giotto, Neri di Bicci, Benozzo Gozzoli, Perugino, Raffaello, Pinturicchio, Piero della Francesca, Beato Angelico, Simone Martini, Ghirlandaio e Leonardo. La famiglia Lazzari ha raggiunto l’eccellenza nella ricostruzione dei grandi classici attraverso una tecnica, da loro brevettata e sperimentata dagli anni 90, che è stata ribattezzata pictografica. “Questi capolavori sono la dimostrazione – è il giudizio del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi – che esistono in Umbria degli artigiani che riescono ad investire in nuove tecniche rischiando tutto nel mercato privato, senza dover ricorrere sempre ai piccoli o grandi appalti del pubblico”. “L'esposizione della Bottega Artigiana Tifernate – ha avuto modo di sostenere l'assessore provinciale alle Attività culturali Donatella Porzi - resterà aperta fino alla fine del mese di febbraio 2011, a testimonianza del significato che la Provincia di Perugia ha inteso attribuirle. Sicuramente, in partenza, essa è per noi 'la mostra di Natale', per l'impatto emotivo 'caldo' e le suggestioni della tradizione che incorpora. Poi, però, estendendosi nel periodo iniziale dell'anno, essa resterà a disposizione di un pubblico diverso da quello natalizio: il laboratorio ricreato nelle sale del Cerp, in particolare, sarà attivo per quanti vorranno entrare nella linea produttiva della Bottega Tifernate e capire come l'artigianato e l'arte cooperano nel produrre oggetti che sfidano apertamente la cultura del 'virtuale' da cui oggi siamo circondati”.

Condividi