di Isabella Rossi

In Dialogox1x la drammaturgia è il corpo, incubatore del gesto, meta e approdo della danza. Un viaggio lungo una vita quello che contiene un vasto repertorio delle emozioni che scrivono l’espressività del corpo. Un racconto appassionante di stati d’animo e movimenti generati da nascita, vita e morte in un continuo turbinante divenire. Ma a volte il cosmo è contenuto in un bicchiere. E la scansione del movimento - sezionato per cogliere ogni sfumatura di significato ma fluido nelle sue evoluzioni in un perfetto, e faticoso, gioco di equilibri- può tenere con il fiato sospeso lungo istanti senza tempo che ripercorrono aristotelicamente l’esposizione, la peripezia e la catastrofe. La performance di Marta Sponzilli, giovane autrice e danzatrice, diplomata presso l’accademia di danza di Amsterdam, sabato scorso a Palazzo Caravajal Simoncelli di Orvieto, è frutto di studio attento e grande abilità. Non solo. E’ prova di molteplici talenti che promettono altre ambiziose realizzazioni in campo artistico.

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