L’amore profondo di Max ed Eleonora minato e rovinato dalla Guerra e dal caso
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA- Oggi vi propongo un'opera di Max Ernst (1891-1976) esponente di spicco del surrealismo e amico personale di Breton ed Eluard, di Dalì e Bunuel.
La donna rappresentata con la testa di gufo - il titolo dell'opera è “la vestizione della sposa” - è l'amatissima Leonora Carrington (1916-2011).
L'unica donna, nonostante tre matrimoni (Luise Strass, la miliardaria Peggy Guggenheim, la scrittrice e pittrice Dorothea Tanning,) profondamente amata dall'artista.
A minare la loro felicità e il loro rapporto fu la guerra.
Ernst, tedesco di origine e naturalizzato francese, sospettato di intelligenza coi tedeschi, fu arrestato due volte in Francia e portato in un campo di concentramento. Mentre Leonora, figlia di un ricco industriale, si dava da fare per liberarlo, lei conobbe un diplomatico, al quale si era rivolta per chiedere aiuto e siccome non riusciva a rintracciare più Max (che intanto, tornato libero, era riparato negli Usa), lo sposò.
Quando i due si incontrarono di nuovo ormai la fiamma della passione era spenta ed entrambi avevano imboccato percorsi di vita diversi. Rimasero amici, ma nulla più.
Fu l’ereditiera Guggenheim a sostenere che l'unico grande amore di Max, fino all'ultimo giorno di vita, era stata la giovane pittrice Leonora.
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