CITTA’ DI CASTELLO – Nei giorni scorsi si è svolto un incontro richiesto dalle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL e convocato dall’Assessore Luciana Bassini del Comune di Città di Castello della ZONA Sociale corrispondente al territorio del Distretto Sanitario “Alto Tevere Umbro” della ASL n. 1, comprendente i comuni di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino ed Umbertide.

Nella discussione che si è sviluppata si sono confermate le preoccupazioni per le persone, infatti alcuni indicatori economici mantengono un trend negativo e sono sempre più numerosi coloro che perdono il lavoro sia per la chiusura di imprese che per processi di riorganizzazione aziendali e rimangono anche nel territorio la difficoltà di trovare lavoro in modo particolare per i giovani, per coloro che sono usciti dalle aziende e per i soggetti deboli del mercato del lavoro.

Si allarga la fascia dei cittadini e delle famiglie che rientrano nelle fasce di povertà.

La delegazione sindacale con gli assessori e funzionari e dirigenti dei Comuni e del Distretto hanno condividiso l’obiettivo di sostenere il welfare cittadino, i servizi educativi e scolastici, il lavoro e le famiglie anche attraverso l’utilizzo di risorse aggiuntive dei bilanci comunali e attraverso una attenta e razionale gestione delle risorse pubbliche.

L'assessore al Sociale Luciana Bassini ha illustrato i contenuti del programma dei lavori della Conferenza della Zona Sociale che, attraverso il confronto con i comuni del comprensorio, ha permesso di focalizzare alcuni bisogni emergenti delle comunità locali e grazie al contributo dell'Usl Umbria1 ha dato modo di fare il punto sulle risposte che servizi sociali e servizi sanitari potranno dare con la nuova programmazione della zona sociale 1 ed il sostegno dei bandi europei.

Nell'incontro sono state affrontate in particolare le questioni della disabilità e delle politiche connesse all'assistenza e all'occupazione delle persone con questa specifica condizione, dell'autismo e dei disturbi dell'apprendimento, dell'assistenza agli anziani e delle azioni per il sostegno alla condizione di non autosufficienza, delle ludopatie, della situazione delle donne sole o sole con minori a carico.

I punti sollevati dalle Organizzazioni Sindacali sono stati:

Mantenimento degli attuali livelli di servizio destinati alle persone e alle famiglie, anche attraverso la sinergia con la ASL, nell’ambito delle politiche sociali di ambito territoriale, con particolare attenzione alle persone anziane ed all’infanzia e alle donne sole.

L'Assessore in nome e per conto di tutti i Comuni della Zona Sociale ha illustrato che attraverso il Programma Operativo Regionale finanziato con il Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020, la Zona Sociale 1, avrà a disposizione 1 milione 952 mila euro tra 2017 e 2020 per gli obiettivi dell’inclusione sociale e della lotta alla povertà che permetteranno di compiere azioni importanti finalizzate alla tutela dei minori, degli anziani e dei disabili, rispetto alle quali è stato possibile attraverso il lavoro complesso ed estremamente professionale che come Servizi Sociali del Territorio si sta portando avanti.

Per ognuna delle azioni, che si rivolgono a minori, anziani e disabili, i Servizi Sociali hanno elaborato una progettualità specifica basata sulla lettura dei bisogni del territorio che ha individuato otto azioni. 

Gli interventi che prevedono l’erogazione di servizi agli utenti riguarderanno l’investimento di 43 mila 834,36 euro per la mediazione familiare(con la realizzazione di un servizio di ascolto, consulenza e supporto per le situazioni di alta conflittualità all’interno di coppie con la presenza di minori); 324 mila 374,25 euro per la tutela dei minori in situazione di difficoltà (con l’attivazione di due centri diurni, la possibilità di inserimento per minori appartenenti a nuclei familiari in difficoltà, l’attivazione di laboratori di genitorialità e di una equipe integrata per i soggetti vittime di violenza);

494 mila 451,56 euro per l’assistenza domiciliare dei minori (con il potenziamento del servizio di sostegno educativo a domicilio in favore di nuclei familiari fragili per prevenire situazioni di istituzionalizzazione impropria, l’attivazione di incontri protetti per salvaguardare le relazioni rivolti a nuclei familiari con minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, l’attivazione di laboratori per alunni con disturbi specifici dell’apprendimento); 300 mila 210,38 euro per minori con disabilità (con il potenziamento del servizio di integrazione scolastica degli alunni con disabilità, il potenziamento dell’assistenza domiciliare con finalità educativa per il periodo estivo);

240 mila 854,50 euro per adulti disabili e 85 mila 774,39 euro per giovani disabili (con il potenziamento dei tirocini extracurricolari e delle borse lavoro attraverso progetti personalizzati). Attraverso due bandi di prossima pubblicazione per l’erogazione di contributi economici saranno messi a disposizione 208 mila 249,91 euro per il potenziamento delle autonomia possibili di persone con disabilità (con la sperimentazione di progetti di vita indipendente e lo sviluppo di azioni tese a promuovere la libertà di scelta degli individui e il superamento dell’assistenzialismo) e 254 mila 432,93 euro per il sostegno della condizione di non autosufficienza degli anziani(con il supporto dei nuclei che assistono i propri cari a domicilio mediante assistenti familiari).

CGIL CISL UIL hanno sottolineato che in fase di nuove gare in atto per la gestione dei servizi, tra le condizioni irrinunciabili per l'espletamento delle gare ci sia il rispetto delle clausole sociali per i dipendenti di strutture che operano in appalto con i vari Comuni,, proprio per confermare, rispettare e sviluppare le politiche sociali attuate sino ad ora. 

Le OO. SS. Hanno condiviso le azioni ed i programmi illustrati valutano positivamente il percorso di confronto attuato e chiedono di renderlo sempre più intenso e dinamico per favorire la consapevolezza nei cittadini delle scelte operate ed a facilitare la conoscenza e l’accesso ai servizi offerti nel territorio.

 

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