L’Alleanza delle Cooperative Italiane Umbria incontra i candidati Umbri
L’Alleanza delle Cooperative Italiane regionale ha incontrato presso la sede di Legacoop Umbria i candidati alle Elezioni Politiche del 25 settembre 2022.
Presenti i rappresentanti delle 3 centrali cooperative, per Legacoop Umbria il Presidente Dino Ricci, per Confcooperative Umbria il Presidente Carlo di Somma e per AGCI Umbria il Presidente Gabriele Nardini.
L’incontro è stata l’occasione per un confronto sul futuro dell’Umbria, e per presentare ai candidati le priorità individuate dalla cooperazione. Il peso di questo settore è importante essendo la seconda regione in Italia per peso dell’economia cooperativa con 700 cooperative attive in cui lavorano 20.000 persone.
Per il centrosinistra presenti Francesco de Rebotti e Manuela Pasquino Partito Democratico ed Elisabetta Piccolotti per Sinistra Italiana-Europa Verde. Per la coalizione di centrodestra, invece, presenti Luca Briziarelli della Lega, Raffaele Nevi di Forza Italia, Franco Zaffini e Margherita Scoccia di Fratelli d'Italia.
Per il terzo polo Carla Casciari e Donatella Porzi di Azione, e per il Movimento 5 Stelle è stato inviato un messaggio di saluto da Emma Pavanelli.
“L'incontro è stato aperto da Dino Ricci, padrone di casa, che ha esordito con: “noi auspichiamo che il nuovo Parlamento e il nuovo governo si impegnino ad affrontare le emergenze che in questi ultimi mesi stanno venendo avanti per dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese tutte, che sono in notevole difficoltà ”.
La cooperazione ha indicato come principali questioni politiche alcuni nodi strutturali: ancora i livelli di diseguaglianze e povertà sono elevati (povertà assoluta» al 9,4%), l'eccessivo debito pubblico da abbattere, la bassa produttività, bassi salari, investimenti insufficienti, una PA ed un sistema giudiziario lenti, un sistema fiscale poco efficiente e redistributivo, un tasso di occupazione inferiore di 10 punti alla media UE nonché una bassa partecipazione al mondo del lavoro dei Giovani e delle Donne può essere sintetizzata in pochi punti estremamente concreti.
Carlo di Somma ha illustrato il documento proposto ai candidati e ha detto “Dobbiamo ripartire dal lavoro, dobbiamo ripartire da politiche che mettono in campo tutte quelle azioni che ci aiutino a contrastare quella che non è solo un'emergenza economica, ma rischia di diventare un'emergenza sociale".
La cooperazione ha confermato ai candidati il proprio impegno a dare un contributo al rilancio ed allo sviluppo della regione individuando il PNRR come principale protagonista della crescita. In questa prospettiva l’Alleanza ha chiesto un impegno per il sostegno della nascita e dello sviluppo delle imprese recuperate dai lavoratori in forma cooperativa (Workers BuyOut). Queste imprese negli anni della crisi economica hanno permesso di recuperare importanti realtà produttive della regione e di salvare centinaia di posti di lavoro. Altro focus è stato fatto sulle cooperative di comunità e sulle comunità energetiche promuovendo ed attuando un modello cooperativo di comunità energetica virtuoso e non speculativo.
“Le imprese stanno ormai sotto uno schiacciasassi – ha affermato Gabriele Nardini - tra i problemi dell'energia, una pandemia che ancora sta facendo sentire i propri effetti e il mancato adeguamento delle tariffe. Sto parlando, per esempio, di tutte le nostre cooperative che erogano servizi pubblici su contratto come terzo settore. Ed è chiaro che la politica deve concentrarsi su questo, perché la cooperazione non è una modalità di impresa che produce profitti o produce lucro”.
Le cooperative – è stato sottolineato - sono imprese legate al territorio, che non delocalizzano, che negli anni della crisi hanno resistito ed ora sono pronte a lavorare per far ripartire l’economia regionale collaborando con gli attori pubblici, i cittadini e le imprese private.
Presenti alla mattinata, anche, il capo delegazione del Pd al Parlamento Europeo Brando Benifei, l'Eurodeputata PD Camilla Laureti ed Andrea Fora
La cooperazione in Umbria
Negli anni della crisi le cooperative hanno mantenuto inalterati, ed in molti casi li hanno addirittura aumentati, i livelli produttivi e occupazionali al fine di garantire il soddisfacimento dei bisogni dei propri soci e delle comunità, ciò anche a scapito del risultato economico e in molti casi utilizzando le risorse accumulate negli anni. I dati forniti dall’Istat evidenziano come in Umbria, la cooperazione ha fatto registrare risultati positivi sia in termini di numerosità delle imprese che degli addetti. Le cooperative attive sono circa 700 , con 20000 addetti . Di questi 8.000 i lavoratori delle cooperative sociali tra cui 700 persone svantaggiate.
La crescita del movimento cooperativo, unita alle performance negative delle altre imprese che operano nella regione, ha fatto aumentare in modo significativo il peso della cooperazione sull’economia regionale. L’Umbria è la terza regione in Italia, dopo Emilia Romagna e la Provincia di Trento per peso degli occupati nelle imprese cooperative rispetto ai dipendenti nelle altre imprese ed è la seconda regione, dopo l’Emilia Romagna, per incidenza del valore aggiunto prodotto dalle cooperative rispetto al valore aggiunto prodotto dalle altre imprese (dati ISTAT). Le cooperative in Umbria sono presenti in una pluralità di settori ed esprimono imprese leader nel settore agricolo, della distribuzione organizzata, nel welfare, nel credito, nel settore farmaceutico, nella logistica e nei servizi alle imprese. Vi sono inoltre imprese cooperative eccellenti nel settore manifatturiero, nella cultura e nel turismo.
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