di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Torna, dopo due anni di stop, causati dall'epidemia di Coronavirus, la Mostra nazionale presepi artistici d'Italia, giunta alla edizione numero 19. Sarà possibile ammirare, nel borgo di Massa Martana dal 24 dicembre fino all'8 gennaio, oltre settanta presepi frutto della creatività di artisti provenienti da tutta Italia. La manifestazione é stata presentata nella Sala Fiume di Palazzo Donini, alla presenza di Marco Squarta, presidente del consiglio regionale, di Tommaso Canneori, presidente della locale Pro Loco, del sindaco della cittadina, Francesco Federici e del direttore artistico Ennio Passero. É stato quest'ultimo a fornire un interessante "excursus" sulla storia della mostra e a presentare l'edizione di quest'anno, frutto, come sempre, di competenza, di entusiasmo e di passione. I presepi, da qualche tempo, non solo vengono attentamente vagliati e selezionati, ma addirittura commissionati. Anche per sollecitare una maggiore qualità artistica ed una più spiccata creatività. Le opere presentate, infatti, non rispondono ai semplici canoni del modellismo, magari preciso, ma ripetitivo: rientrano, piuttosto, nei modelli di pura arte o, quanto meno, di alto artigianato.
Come sempre, anche quest'anno, a fare la parte del leone, agli occhi di grandi e piccoli visitatori, sarà come avviene ormai da anni, il "Presepe di ghiaccio". A crearlo é stato il marchigiano Graziano Re, che con l'ausilio degli architetti Andrea Sabbatini e Andrea Balletti, proporrà l'Adorazione dei Magi del Perugino, del quale nel 2023 cade il cinquecentesimo anniversario della morte. Tuttavia non appaia, l'idea, figlia di un condizionamento o di un accodarsi alle numerose iniziative per commemorare il grande pittore del Rinascimento. Già, nel 2019, era stato presentato il Presepe di ghiaccio ispirato alla Natività di Giotto, affrescata nella basilica inferiore di San Francesco in Assisi. La scelta, insomma, é datata, ponderata ed autonoma.
Le statue di ghiaccio a grandezza naturale verranno ospitate in un locale di 13 metri quadrati, nel quale sarà mantenuta costante una temperatura di -17 gradi. Né uno di più, né uno di meno: un livello più temperato, anche di poco, farebbe sciogliere le parti più esili delle statue; un abbassamento più intenso e deciso farebbe diventare color bianco gesso i lavori. A -17, invece, il ghiaccio lascerà i vari personaggi scolpiti trasparenti come il cristallo!
Nei giorni della esposizione il borgo si renderà ancora più suggestivo, nella sua struttura medievale, con l'accensione di fuochi nei punti maggiormente caratteristici.
Il sindaco Federici e Canneori, inoltre, hanno fornito una interessante anticipazione. Grazie ai finanziamenti statali, Massa Martana che si é piazzata al primo posto del concorso regionale per l'attribuzione dei fondi del Pnrr, si doterà in tempi brevi per quanto consentito dagli iter e dalle procedure burocratiche, di un Museo del Presepe, stabile ed aperto per tutto l'anno. Un qualcosa di unico, o di rarissimo, in Italia e nel mondo cristiano, tale da contraddistinguere Massa Martana come città presepiale.
L'iniziativa, ovviamente, presenta anche una motivazione di richiamo turistico. I due terzi dei visitatori della mostra provengono da fuori regione, sia dal nord, sia dal sud. Ogni anno si possono osservare presepi nuovi, non ripetitivi della iconografia tradizionale e questo aspetta, in un certo senso, fidelizza gli ospiti, che tornano volentieri nel borgo alle pendici dei Monti Martani.
Squarta, nel suo intervento, ha sottolineato la funzione "sociale, culturale importante" nel solco delle tradizioni popolari umbre.
Non solo: la mostra - lo ha ricordato Passero - rappresenta anche uno stimolo per gli artisti, scultori e ceramisti in particolare, chiamati ad esprimere idee innovative e creative, aspetto questo che si scoprirà in maniera solare, evidente, nella visita alla esposizione.
Per l'occasione a Massa Martana saranno organizzati anche mercatini. Il tutto per regalare ai turisti una più coinvolgente atmosfera natalizia. Ma anche, ha inteso mettere in evidenza il sindaco, per mandare messaggi di pace, veri, vivi, sinceri, in un momento storico così martoriato da contrasti, lotte, addirittura sanguinose e distruttive guerre.

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