SANSEPOLCRO (Arezzo) - “Kosovo. Una terra sospesa”: con questo titolo si aprirà sabato 10 dicembre, nel prestigioso scenario della Sala di Palazzo Pretorio a Sansepolcro, il reportage fotografico curato dall'associazione “Altotevere senza frontiere”. La mostra, patrocinata dal Comune di Sansepolcro, durerà fino a mercoledì 14 dicembre, e vedrà come momento culminante la conferenza di Armando Pitassio (docente dell'Università degli studi di Perugia), che avrà luogo domenica 11 dicembre alle 18 nella Sala del Consiglio comunale.

Professore di Storia dell'Europa orientale presso l'Ateneo perugino, il professor Pitassio è uno dei massimi conoscitori della storia e della realtà del paese balcanico. Il suo sarà un appassionante excursus sulla situazione attuale del Kosovo dal punto di vista sociale e politico, dai problemi connessi al riconoscimento dell'indipendenza dalla Serbia all'estrema povertà delle zone rurali.

Una nazione dalle strette connessioni con l'Italia, in primo luogo per la presenza dell'esercito italiano nelle missioni di pace dell'Unione europea e della Nato, ma soprattutto per la nutrita comunità kosovara residente nel nostro paese, ed in particolare nell'alta valle del Tevere.

“Una terra sospesa fra le ferite del passato e la costruzione del futuro” è il sottotitolo della mostra, che resterà aperta tutti i giorni con orario 10-12.30 e 16-20. Gli scatti, realizzati dai volontari nell'arco di due anni di servizio presso la casa-famiglia per bambini abbandonati di Radoluc, documentano sia la realtà socio-economica delle principali città, sia i progetti di solidarietà portati avanti dall'associazione a favore della popolazione del Kosovo.

Da quando è partito il progetto, “Altotevere senza frontiere” ha raccolto, attraverso numerose iniziative, oltre 10mila euro, utilizzati per la costruzione di una casa per una famiglia estremamente povera. In estate, i volontari che hanno prestato servizio hanno aiutato nella distribuzione dei viveri della raccolta promossa dall'associazione nei supermercati di Sansepolcro, San Giustino e Città di Castello nei mesi precedenti.
 

Condividi