Kizetta dagli occhi pervinca figlia di Tamara che la presentava come sorellina
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Questa tela, dal titolo "Kizette en rose", é opera di Tamara de Lempicka (1898-1980). La rappresentata é la figlia della pittrice, Kizette, all'anagrafe Marie Christine Lempicki (1916-2001).
Una artista, come Tamara, votata al successo, alla notorietà, alla vita libera non coltivava molto i legami familiari. Ed anche se scelse la figlia - che aveva degli occhi color pervinca, decisamente belli - molte volte a modella, non si dimostrò di certo una madre presente ed amorevole.
Kizette avvertì questa freddezza nei suoi riguardi e non solo perché già piccina fu affidata alla nonna e fu mandata in collegio a 13 anni, dopo il divorzio dei suoi. Quando la pittrice approdò a New York (nel 1939) si presentò alla stampa affermando di non avere figli. E l'anno dopo, quando Kizette sbarcò dalla nave "Nea Hellas", salpata da Lisbona, la baronessa presentò la ventiquattrenne come sua sorella minore.
Negli Usa Kizette, che si era laureata ad Oxford, si iscrisse a Scienze politiche a Stanford. Incontrò e sposò (nel 1942 a Las Vegas) un geologo, Harold Foxhall e gli diede due figlie (Christie e Victoria). Il rapporto tormentato con la madre non lo nascose mai e lo ha persino lasciato scritto.
La tela, che rappresenta la ragazzina (si era nel 1926 e la famiglia viveva a Parigi in Place Wagram) come una sorta di Lolita "ante litteram", venne dipinta forse durante una vacanza sulla Costa Azzurra, in Francia e venne acquistata, poco dopo, per 15.000 franchi dal Museo di Belle Arti di Nantes, dove é esposta.
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