L'azzurra alla sua ottava Olimpiade è quinta. "Sono i miei ultimi Giochi".

 

Josefa Idem a 48 anni arriva quinta all'Olimpiade nella finale del K1 500 e si ritira dall'agonismo. Al termine di una grande gara la campionessa viene superata solo allo sprint quando era terza. Ma la canoista resta una leggenda delo sport. E non solo azzurro.
Vittoria all'ungherese Kozak.
La Idem è partita tranquilla, mentre davanti le avversarie più giovani avevano un'andatura più sostenuta. Josefa è passata sesta ai 250 metri, poi ha iniziato la progressione arrivando fino al terzo posto.
Ma sul traguardo è stata beffata e il fotofinish per una questione di millesimi: 3 per la precisione. La sudafricana Hartley e la svedese Paldanius riescono a mettere la punta davanti a quella di Josefa.
Argento all'ucraina Osypenko-Radomska.

L'arrivo e poi il ritiro

Poi, immediatamente dopo l'arrivo, Josefa ha annunciato in diretta il suo ritiro. Ma non per la delusione. Anzi. "È stata l'ultima gara, ora basta così. Peccato, solo 3 decimi dal podio: adesso basta, smetto. A Rio racconterò le storie delle altre. Ho iniziato oltre 30 anni fa: da juniores in Germania. È stata una bella carriera. Ed è stato bello sognare insieme", ha detto.

La finale

 

Ore 11,08. Scende in acqua una leggenda dello sport ancora assetata di allori. È l'ora di Josefa Idem, 48 anni, alla sua ottava Olimpiade (record assoluto e mai raggiunto da una donna). L'italo tedesca vuole ancora un'altra medaglia olimpica. E c'è da scommettere che darà tutto per raggiungerla.
Continuando a stupire. Come avvenuto nelle qualificazioni quando - anche se nessuno avrebbe scommesso su di lei - la plurimedagliata della canoa azzurra ha staccato il pass per le semifinali e finali del k1 500 donne.

Vuole una medaglia

 

E nonostante l’ètà, e gli allori, Josefa non si sente ancora appagata. Anzi, anche a Londra vuole una medaglia.
Lo si capisce subito quando ha recriminato ancora per l’oro negatogli dalla giuria ai giochi di Pechino per soli 4 millesimi di secondo .
E oggi vuole provarci ancora.

I bookmakers la danno a 17

 

Ma i bookmakers non credono in lei. SkyBet paga la sua vittoria a 17. Mentre dà l'ungherese Danuta Kozak, argento mondiale nel k1, favorita a 2,25. Segue a quota 3,75 l'ucraina campionessa olimpica a Pechino, proprio davanti alla Idem, Inna Osipenko-Radomskaya.

8 olimpiadi, 4 medaglie

 

Alla sua ottava olimpiade l’azzura ha un palmares di tutto rispetto: oro (Sidney 2000), due argenti (Pechino 2008, Atene 2004) e un bronzo (Atlanta 1996). Oltre a un’infinità di successi a livello europeo e mondiale
Ma la sua prima partecipazione è stata a Los Angeles nel 1984 quando gareggiava per la Germania.

Tedesca, dal ’90 gareggia per l’Italia

 

La svolta nella sua carriera sportiva arriva perà nel 1989, qunado si affida ad un nuovo allenatore, Guglielmo Guerrini. Il cambiamento dà subito buoni risultati: due terzi posti ai mondiali nel K1 500 m e 5000 m.
E il sodalizio Idem-Guerrini va quindi oltre l'impegno sportivo. Coppia anche nella vita privata, i due si sposano nel 1990. Con il matrimonio l'atleta tedesca prende residenza in Italia, e può così gareggiare per la nazionale azzurra, con la quale fa incetta di successi.

Josefa: "Ho pianto per Alex"

"Sono andata oltre ogni limite personale. Mi sono lasciata trasportare dall'entusiasmo della folla": ha detto Josefa a Sky Sport, appena terminata la sua semifinale.
Otto finali in otto Olimpiadi, che dire?
"Venivo da due anni schifosi e avevo tanti brutti pensieri. Poi mi sono detta, sono tutte menate, ho letto che Jessica Rossi prima dell'oro aveva dormito sonni tranquilli e ho pensato: se ci riesce una ragazzina perchè non posso farlo io che ho 48 anni? Così in acqua la mia canoa filava leggera, ho provato la stessa sensazione di quando avevo 15 anni".
Ma il caso Schwazer l'ha lasciata malissimo: "Quando me l'hanno detto ieri sono rimasta sotto choc per alcuni minuti, mi sono venute le lacrime. C'è grande tristezza, è un lutto per lo sport italiano. Ho un'immagine così bella di lui, è un ragazzo che si è tanto fatto voler bene, non so cosa lo abbia spinto, mi dispiace tantissimo che sia successo". 

 

Qualificazioni e semifinali

La Idem ha chiuso terza in 1’55’’619 la prima batteria. Senza strafare, ma amministrando con esperienza.
E poi, appena dopo, ha vinto la sua semifinale conquistando l'ennesima finale della sua carriera: col tempo di 1'52''232.

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