A Italo e Paolo Vinti

“A te che sei oggi davanti a noi come morto, porgiamo un saluto di gratitudine per tutto ciò che hai dato da vivo e per tutto ciò che continuerai a darci in eterno. La tua parte c’è sempre stata nella nostra vita e sempre ci sarà: sappi che ne abbiamo veramente bisogno. Tu hai incontrato il fatto della morte, come tutti gli altri che, morendo, sono stati martiri, perché hanno testimoniato che esiste questo fatto. In ogni nostro dolore ti ricorderemo. E un giorno sarai visibile, non perché ritornerai da una lontananza, ma perché finirà questa realtà che impedisce di vedere come tu vai avanti in una via di sviluppo e di miglioramento. Intanto attuando valori saremo insieme e sempre uniti. Noi ti parliamo in nome di tutti, oltre ogni distinzione e gruppo particolare. La bellezza della luce e di ogni lume acceso ci consola nel mondo, e più saremo certi che tu, nella compresenza di tutti, ci dai un aiuto, poi sarà per noi una festa”.


Aldo Capitini, La compresenza dei morti e dei viventi, Milano 1966
 

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