PERUGIA - "Per la vicenda della scuola di formazione Bufalini si profila una soluzione positiva. Da un incontro con la vice presidente Carla Casciari e con i rappresentanti della Scuola Bufalini è emerso che, grazie ai fondi regionali Fse (1,2milioni di euro per il triennio), al riparto del Governo di 840mila euro e allo sblocco dei fondi Fas in bilancio per tali corsi, potrà dirsi quasi definitivamente conclusa la fase di difficoltà emersa per l'anno corrente. Questo consentira di avviare la fase di sperimentazione inserita nelle linee guida approvate dalla Regione a gennaio di quest'anno e di assicurare a tanti ragazzi e famiglie dell'Altotevere un percorso di formazione che porterà ad una qualifica triennale e che scongiura quella che in modo inappropriato è stato definito "rischio di chiusura" del Centro Bufalini". Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, esprime con queste parole la soddisfazione per l'esito dell'incontro che si è tenuto venerdì mattina a Perugia sul futuro della scuola di formazione professionale Bufalini.

"Ho apprezzato molto - continua il consigliere Dottorini - la disponibilità della vicepresidente Casciari che ha seguito con attenzione in questi mesi un passaggio difficile. Quella che si profila è una soluzione sul modello Emilia Romagna, così come auspicato dai rappresentanti della scuola Bufalini. Sarà possibile quindi assolvere l’obbligo scolastico scegliendo la formazione professionale già dai quindici anni, evitando lo smantellamento di un progetto educativo “centrato” sulle esigenze degli studenti più fragili. Oltre ai finanziamenti appena sbloccati, possiamo contare sui fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) che fino a poco tempo fa il Governo ha tenuto fermi e che adesso aspettano solo la ripartizione. Si tratta di un primo step necessario a garantire il proseguimento e lo sviluppo dell'esperienza formativa che contraddistingue la scuola Bufalini che attualmente conta 195 studenti e 50 tra docenti e impiegati.

Le linee guida adottate dalla Regione sono caratterizzate da un sistema misto di durata triennale che prevede un primo anno di iscrizione presso un Istituto scolastico professionale con la possibilità, per i successivi anni, di integrare con la formazione professionale presso un'agenzia formativa accreditata, come è nel caso della Bufalini, ottenendo in questo modo sia l’assolvimento dell’obbligo scolastico (fino ai 16 anni), sia una qualifica professionale specifica, con profili lavorativi più vicini alle esigenze del territorio, integrati con i percorsi della scuola statale pubblica. Riteniamo dunque che con le linee guida della Giunta regionale e i fondi appena sbloccati per il futuro, la scuola Bufalini, aldilà delle sterili polemiche, ha la possibilità di effettuare una programmazione lungimirante e attenta alle esigenze del nostro tessuto sociale e agli stimoli del mondo imprenditoriale dell'Altotevere".

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