Isabella d’Este resse il governo di Mantova: coltissima e pure una vera mecenate
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Questo é il cartone - ritrovato in un caveau svizzero ed ora al Louvre - sul quale Leonardo Da Vinci (1452-1519) disegnò i tratti del volto di Isabella d’Este, marchesa Gonzaga (1474-1539) per farne poi un dipinto ad olio o non eseguito o scomparso.
Figlia di Ercole I e della principessa Eleonora d’Aragona, Isabella sposò - a soli 16 anni - Francesco II Gonzaga, resse il governo di Mantova durante le assenze del marito e poi come reggente del figlio Federico, ma fu soprattutto mecenate e collezionista d’arte. Influenzò anche il modo di vestire della sua epoca. Era coltissima (recitava in greco e latino, sapeva a menadito la storia romana, danzava, cantava e suonava il liuto) e la corte di Mantova divenne un centro di alta cultura (Ariosto, Bandello, Castiglione oltre ai pittori). Fu sotto la sua reggenza che Mantova ottenne il titolo ducale.
Estromessa dal potere dal figlio Federico, divenuto maggiorenne, si dedicò agli studi e negli ultimi anni gestì il governo di Solarolo, in Romagna, dove si era ritirata.
Ricchissima l’eredità lasciata da Isabella di cui esiste l’intero atto notarile.
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