Parametri: studenti stranieri sugli iscritti, studenti che fanno un'esperienza di studio all'estero, stranieri in transito per i programmi di studio, docenti che trascorrono un periodo fuori dai confini, numero di studenti provenienti dai 4 paesi emergenti (Cina, India, Brasile, Russia),  nazionalità rappresentate e tasso di crescita studenti stranieri.


PERUGIA - Ci sono la Bocconi di Milano e le due universita' per Stranieri di Perugia e Siena ai primi tre posti della classifica degli atenei sull'internazionalizzazione, stilata dalla societa' di ricerca 'Vision' e presentata nell'ambito di un convegno su 'Il futuro delle Universita' nel mercato globale delle idee: internazionalizzazione e nuovi competitors', organizzato dall'Universita' per Stranieri di Perugia in occasione del Festival internazionale del giornalismo.

La graduatoria tiene conto di diversi parametri: il numero di studenti stranieri sul totale degli iscritti, gli studenti dell'ateneo che fanno un'esperienza di studio all'estero, quelli stranieri in transito per i programmi di studio, i docenti che trascorrono un periodo fuori dai confini, il numero di studenti provenienti dai 4 paesi emergenti (Cina, India, Brasile e Russia), la varieta' di nazionalita' rappresentate e il tasso di crescita degli studenti stranieri iscritti.

Subito dopo le prime tre: il Politecnico di Torino, l'Universita' 'Carlo Cattaneo' Liuc, l'Universita' di Bolzano. Come sottolineato dai ricercatori nel corso di una conferenza stampa, a soffrire sono gli atenei piu' grandi (il politecnico di Milano e' nono, la Sapienza di Roma 18esima) e gli atenei del Sud (la prima e' l'Universita' del Sannio di Benevento, 19esima).

Al di fuori della classifica, un particolare accento e' stato posto sulla difficolta' generalizzata che le universita' italiane hanno nell'attrarre studenti stranieri. Nel mercato internazionale dell'attrattivita' la quota mercato dell'Italia e' del 2 per cento, a fronte del 18,7 degli Stati Uniti, del 10 per cento del Regno Unito, del 7,3 di Germania e Francia. Anche tra le destinazione Erasmus l'Italia soffre con un 8,8 per cento di quota mercato contro il 16,7 per cento della Spagna, del 12,4 della Francia, dell'11 della Germania e del 10,5 del Regno Unito.

Da una stima riportata dai ricercatori, uno studente straniero nel suo corso di studi lascia sul territorio circa 20mila euro. "Nella sofferenza italiana - ha commentato il rettore dell'Universita' per Stranieri di Perugia, Stefania Giannini - pesano due condizioni inaccettabili: la miopia sui tagli che non sono indirizzati selettivamente verso gli sprechi ma colpiscono sia le realta' efficienti che quelle inefficienti, e la distrazione del paese sul tema della cultura in senso ampio: se non si torna ad investire sulla ricerca e l'universita' - ha concluso - siamo destinati a un rapido declino".
 

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