Rispetto all’approvazione, nel Consiglio provinciale di giovedì 14 giugno, del documento unitario della III Commissione sui problemi legati all’inquinamento dei pozzi nell’area folignate, il Capogruppo del PRC, nel sottolineare il suo voto favorevole, intende porre alla più viva attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni incaricate di risolvere il problema assieme alla Provincia (Regione e ARPA, Asl ecc…) alcuni elementi :

1) l’acqua, come già sancito dalla legislazione internazionale, che sovrasta e informa di sé quella degli Stati – nazione, è un bene pubblico comune universale e non mercificabile. La Provincia di Perugia, per iniziativa del Gruppo del PRC, ha introdotto nel 2010, all’interno del proprio Statuto, con voto unanimemente favorevole del Consiglio provinciale, questo stesso fondamentale principio, prima assente;

2) nessun cittadino può essere privato del diritto ad approvvigionarsi con acqua pulita e salubre, essendo questa, oltretutto, il primo elemento che garantisce la vita della specie umana.

Se ciò è vero, e se è vero che un’ordinanza emanata ad hoc prevede, per le aree interessate da fenomeni di inquinamento delle acque, il divieto di utilizzare per il consumo umano le risorse idriche captate da tutti i pozzi ad uso domestico ed extradomestico, nonché l’uso irriguo rivolto alla produzione di alimenti, allora è assolutamente urgente, indifferibile, che le istituzioni prendano efficaci misure per garantire alle collettività del folignate interessate dai fatti qui esposti il diritto immediato all’approvvigionamento idrico in condizioni di normalità. Servono nuovi acquedotti, sicuri e capillari ; non è tollerabile che i cittadini, quasi fossero in tendopoli di emergenza, debbano avvalersi di autocisterne per poter usufruire del diritto al primo bene vitale.

Le aziende che gestiscono il ciclo delle acque e introitano ogni anno lauti profitti, diano un segnale di vicinanza alle esigenze di quelle comunità e pianifichino gli investimenti necessari assieme a tutti i soggetti istituzionali coinvolti.

Oltretutto, la situazione di emergenza emersa nell’area folignate può essere estesa anche all’interno di aree di altri Comuni della Provincia di Perugia, quali ad esempio Bastia, Assisi, Gubbio, Città di Castello, Spoleto, in quanto i dati emersi dai monitoraggi periodici fanno emergere valori a rischio su alcuni parametri specifici in quelle zone.

L’approvazione del documento unitario da parte della Provincia, CON IL QUALE SI CHIEDE DI MONITORARE IN CONTINUO LA SITUAZIONE E DI APPRONTARE MISURE EFFICACI ATTRAVERSO L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO APPOSITO, rappresenta un importante passo avanti ; ora occorrono fatti concreti e in tempi brevi, anzi brevissimi.

Il PRC sarà vigile su questo, in nome degli interessi primari dei cittadini, i quali pagano bollette spesso assai salate e debbono pertanto in ogni caso avere garantito , come ritorno, specie rispetto all’approvvigionamento idrico, un insieme di servizi basilari .

IL CAPOGRUPPO DEL PRC LUCA BALDELLI
 

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