Un confronto a tutto campo si è tenuto preso la sede centrale della Provincia di Perugia tra la Prima commissione consiliare, presieduta da Massimiliano Capitani (Pd), e gli assessori alla viabilità di Provincia e Regione Domenico Caprini e Silvano Rometti sulle infrastrutture dell’Umbria. Il dibattito è partito da tre documenti presentati dai consiglieri Provinciali: Massimiliano Capitani e Laura Zampa, avente ad oggetto: "Completamento strada statale Tre Valli", Luca Baldelli, Franco Granocchia, Giampiero Fugnanesi e Bruno Biagiotti avente ad oggetto: "Variante ferroviaria Orte-Falconara". Ad aprire il con confronto è stato l’assessore Domenico Caprini “In questo periodo di crisi le regioni devono essere concrete razionalizzando le richieste relative alle infrastrutture viarie, mantenendo sempre uno sguardo verso il futuro”.

 

“L’approccio della Regione dell’Umbria sul completamento della infrastrutture della nostra regione è pragmatico e concreto – ha chiarito Silvano Rometti. Stiamo cercando di sensibilizzare il governo ad avviare e completare interventi finanziati ma ancora bloccati su alcune arterie importanti della regione. Il momento di crisi che il nostro paese sta attraversando non ci permette di fare altro, senza però perdere di vista il tema prospettico che vede l’Umbria in un contesto di Italia Mediana. D'altronde il nord cerca sbocchi verso l’Europa, il sud punta al miglioramento viario e il centro rischia di restare schiacciato fra queste due parti. A questo proposito è stato firmato un importante documento relativo alla e “Infrastrutture ferroviarie nelle regioni del Centro Italia, condiviso e firmato dai Presidenti di Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. Per quanto riguarda il raddoppio della  Orte-Falconara ad oggi non ci sono finanziamenti fatto salvo il tratto Spoleto-Terni, che per noi resta una priorità, anche come sbocco su Roma. Sulla Tre Valli, entro la fine dell’anno finiranno i lavori del tratto Eggi-San Sabino mentre sarà più difficile completare l’opera verso Acquasparta perché il costo della sola galleria di Fiorenzuola è di 800 milioni di euro. Per il futuro l’ambizione è quella di completare il quadrilatero e la E78 in modo da avere un collegamento longitudinale e uno trasversale a quattro corsie non a pagamento. Sul Nodo di Perugia ad ottobre il Cipe delibererà l’adeguamento della E45. Con questo atto stiamo spingendo per realizzare un’opera collaterale importante che colleghi Madonna del Piano all’Ospedale Santa Maria della Misericordia, in modo da allacciare la E45 alle infrastrutture già funzionati intorno all’Ospedale dell’Umbria, alleggerendo il traffico sul nodo di Perugia”.

 

Il consigliere Piero Sorcini (Pdl) ha ricordato come nel 2000 si sia persa un’occasione per chiudere la partita nodo di Perugia, purtroppo ad oggi ancora aperta mentre Bruno Biagiotti (Pdl) ha ribadito come l’Umbria resti isolata sul piano ferroviario e viario. “Non serve – continua Biagiotti – etichettare politicamente le infrastrutture si deve lavorare insieme politicamente come si è fato per l’aeroporto di San Francesco che oggi è una realtà in crescita”.

 

“Ringrazio l’assessore Rometti – ha spiegato Enrico Bastioli (Socialisti Italiani) - per l’esposizione ampia e condivisibile. Per quanto riguarda il raddoppio della Orte-Falconara credo che si potrebbe ipotizzare una revisione del tracciato. Sul nodo di Perugia il collegamento Madonna del Piano-Ospedale deve essere priorità assoluta. “La Tre Valli – ha detto Massimiliano Capitani (PD) – è un collegamento essenziale per superare l’isolamento dell’Umbria verso il bacino romano. L’economia del territorio spoletino è fortemente vincolata al completamento di tale arteria”.

 

“Da anni – ha affermato Franco Granocchia (Idv) sostengo l’importanza del raddoppio ferroviario Orte-Falconara che aprirebbe un importante varco sul mare e permetterebbe la diminuzione del traffico su gomma”. Dello stesso parere è stato Luca Baldelli (Prc) che chiede di realizzare uno studio di fattibilità di questa opera per cui il governo deve trovare i fondi necessari. Non sono d’accordo sul finanziamento per il nodo di Perugia perché poi i cittadini sono costretti a pagare un pedaggio”. “Serve avere ben in mente – ha affermato Laura Zampa (Pd) - l’idea della viabilità umbra per il futuro, evitando campanilismi,  così da proporre soluzioni concrete ai cittadini. Per un territorio come il nostro i collegamenti interni tra le varie zone  della regione sono essenziali per evitare facili isolamenti”. 
 

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