SPOLETO - Facevano uso di smartphone con apposite applicazioni per il richiamo degli uccelli e con questo espediente avevano ucciso numerosi esemplari appartenenti a specie protette, alcuni dei cacciatori sorpresi dai carabinieri forestali durante i controlli antibracconaggio svolti nel periodo delle festività natalizie in particolare in alcune zone della Valnerina e della valle spoletina. Interventi che hanno portato complessivamente alla denuncia di nove persone.

I carabinieri forestali hanno scoperto vari escamotage utilizzati dai cacciatori ma vietati dalla legge. Uno di questi - riferiscono gli investigatori - riguarda l'utilizzo di un faro alogeno da parte di due persone per cacciare di notte presso un laghetto artificiale. Un "cacciatore di frodo" dedito alla cattura dei fringuelli è stato trovato con al seguito più di mille cartucce, mentre altre 4 mila sono state trovate presso la sua abitazione.

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