PERUGIA - La Circoscrizione Umbria di Amnesty International ha appreso con indignazione dai mezzi d’informazione l’episodio che ha coinvolto un alunno di una scuola elementare di Foligno e sul quale l’Istituto avrebbe aperto un’indagine interna. Secondo quanto riportato, un insegnante ha costretto un bambino nero a voltarsi in direzione della finestra e si è rivolto al resto della classe con espressioni offensive e denigratorie quali: “è troppo brutto”.

Nel condannare l’episodio, è impossibile non provare una profonda preoccupazione per il clima di odio, razzismo e discriminazione diffuso ormai in vari settori della nostra società, compresi gli ambienti scolastici che dovrebbero, al contrario essere un luogo privilegiato di incontro e di integrazione.

Nel 2018 Amnesty International Italia, con il “Barometro dell’odio”, aveva denunciato l’utilizzo di stereotipi, incitazioni all’odio ed espressioni razziste e xenofobe durante la campagna elettorale.

Numerosi sono stati e continuano a essere, inoltre, gli attacchi violenti verbali e fisici nei confronti di persone a causa del loro colore della pelle o della loro nazionalità e provenienza.

Tale clima va fortemente contrastato soprattutto negli ambienti scolastici, di qualsiasi ordine e grado, con strumenti e attività educative e culturali adeguate e strutturate.

Da anni le attiviste e gli attivisti di Amnesty International incontrano ragazze e ragazzi delle scuole italiane, portando avanti progetti educativi volti alla diffusione di una cultura di rispetto e tutela dei diritti umani.

Per ulteriori informazioni sulle risorse e i progetti educativi rivolti a scuole e docenti:

https://www.amnesty.it/entra-in-azione/progetti-educativi/

 

 

 

 

Condividi