TERNI - All’incontro convocato ieri dalla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, con tutti i parlamentari umbri, per fare il punto sulla situazione relativa alla ThyssenKrupp - Acciai Speciali Terni, era presente anche la Cgil della città dell’acciaio che, insieme alle altre sigle sindacali, non ha mancato di esprimere una certa insoddisfazione per la convocazione al Mise, prevista per il prossimo 13 settembre, giudicata senza mezzi termini «inadeguata».

«Le preoccupazioni – fanno sapere da Vico San Procolo –  sono condivise da tutto il fronte sindacale e riguardano sia la tempistica, con altri  40 giorni di attesa, sia il livello dell’interlocuzione. La convocazione è stata infatti inoltrata dal funzionario delegato per la gestione delle crisi, ma ThyssenKrupp- Acciai Speciali Terni non sta affatto vivendo una crisi finanziaria o di mercato, poiché quella che stiamo attraversando è una fase di passaggio con un nuovo player che potrebbe modificare la posizione del nostro Paese rispetto alla produzione di acciai speciali a livello europeo. Una situazione che con lo stato di crisi c’entra davvero poco».

«Per questi motivi – prosegue la Cgil – il percorso avviato, pur con le criticità riscontrate, deve servire per fare in modo che il presidente del Consiglio dei Ministri e il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico si adoperino per rendere l’incontro del 13 settembre utile, a partire dalla presenza a quel tavolo di ThyssenKrupp e non solo di Acciai Speciali Terni, oltre a quella di un esponente del Governo, per affrontare i nodi politici della vicenda. Presenza, quest’ultima, sollecitata più volte dal sindacato anche in passato, con i precedenti presidenti del Consiglio».

Dal dibattito che si è sviluppato durante il tavolo è emersa comunque una certa unità di intenti, sia delle istituzioni che delle sigle sindacali presenti. Concordia che però sembra già volgere al termine, almeno per qualcuno, che su Facebook si è evidentemente lasciato andare considerazioni che collidono non poco con quanto concordato da tutti.

«È sconcertante – scrive la Cgil di Terni in una nota – leggere che, a nemmeno 24 ore dall’incontro di ieri, un coordinatore di una sigla sindacale presente in prima persona alla riunione, oggi esca pubblicamente rivendicando come positiva la data e il percorso proposto dal Mise, contestando in pratica le preoccupazioni evidenziate da tutti. Peraltro – continua la nota – sarebbe utile ricordare al sindacalista in questione che la sua sigla, insieme ad un’altra, non è neanche convocata alla riunione del 13 settembre, in quanto nell’intestazione della missiva compaiono solo Fiom-Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Ugl.

Non sappiamo – conclude la nota – se serve un’ulteriore verifica nelle sigle sindacali per capire chi parla e a che titolo nelle riunioni ufficiali, ma di certo se l’unità di intenti dovesse essere confermata, non ci resta che annoverare l’uscita del coordinatore sindacale come una conseguenza del caldo estivo».

Cgil Terni

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