L'iniziale accusa di riciclaggio contestata all'architetto Zampolini e' stata oggi riqualificata in favoreggiamento dai Pubblici ministeri perugini, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi. Secondo l'accusa Zampolini avrebbe movimentato denaro proveniente dall'imprenditore romano, Diego Anemone (una delle figure centrali dell'inchiesta) per poi trasformarlo in assegni circolari destinati a contribuire all'acquisto di case.

 

PERUGIA – Ha patteggiato la pena a 11 mesi di reclusione (pena sospesa), l'architetto angelo Zampolini, accusato di favoreggiamento nell'ambito di uno dei filoni d'inchiesta della procura di Pergugia sul G8 e i cosidetti 'Grandi Eventi'.

L'iniziale accusa di riciclaggio contestata all'architetto Zampolini e' stata oggi riqualificata in favoreggiamento dai Pubblici ministeri perugini, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi. Secondo l'accusa Zampolini avrebbe movimentato denaro proveniente dall'imprenditore romano, Diego Anemone (una delle figure centrali dell'inchiesta) per poi trasformarlo in assegni circolari destinati a contribuire all'acquisto di case.

L'udienza si e' svolta stamane davanti al Gip di Perugia, Alberto Avenoso. Presente anche l'architetto Zampolini che ha pero' lasciato Palazzo di Giustizia senza rilasciare nessuna dichiarazione.

Secondo l'accusa, Zampolini, "pur non avendo concorso con Diego Anemone nel reato di corruzione di numerosi pubblici ufficiali (per il conseguimento di appalti pubblici in favore delle imprese gestite, formalmente e di fatto, dallo stesso Anemone), aiutava quest'ultimo ad assicurare il prezzo del reato di corruzione, rendendosi disponibile ad effettuare cambio di contanti con assegni circolari". Secondo la ricostruzione accusatoria, il denaro prelevato dai conti correnti di Anemone veniva successivamente versato da Zampolini su un suo conto, per poi emettere in seguito gli assegni circolari.

Si svolgera' il 15 giugno prossimo, invece, la prima udienza preliminare per i 19 imputati e le undici societa' a loro collegate, per i quali la Procura del capoluogo umbro ha chiesto il rinvio a giudizio nell'ambito della stessa inchiesta. Tra gli indagati l'ex provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci, il suo successore Fabio De Santis, il funzionario Mauro Della Giovampaola, l'imprenditore romano Diego Anemone e l'ex capo del dipartimento di protezione civile Guido Bertolaso.

L'udienza si svolgera' davanti al gip del capoluogo umbro, Claudia Matteini. Le accuse vanno, a vario titolo, dalla corruzione all'associazione a delinquere e dalla rivelazione del segreto d'ufficio al riciclaggio. Secondo l'accusa la "cricca", come venne definita, gestiva gli appalti relativi ad alcuni dei maggiori grandi eventi degli ultimi anni, dal G8 che doveva tenersi alla Maddalena alle celebrazioni per l'Unita' d'Italia, favorendo le societa' del costruttore Diego Anemone in cambio di utilita' varie.

A chiedere il patteggiamento della pena sono stati anche l'ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, e il figlio, Camillo, accusati di rivelazione di segreto di ufficio. L'udienza per ratificare la richiesta di patteggiamento dovrebbe svolgersi per loro a meta' giugno. Per entrambi, i pm di Perugia hanno chiesto di archiviare l'accusa di corruzione. E' stato proprio per il coinvolgimento nell'inchiesta del magistrato romano che il fascicolo sul G8 e i 'Grandi eventi' e' passato alla procura del capoluogo umbro, competente a indagare sui colleghi romani.
 

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