Inceneritore Terni Biomassa: la Regione ha autorizzato l’impianto
TERNI - L’inceneritore Terni Biomassa ha ricevuto l’Autorizzazione integrata ambientale da parte della Regione che permette la prosecuzione dell’esercizio dell’attività dell’impianto di Maratta. La decisione, assunta con deliberazione regionale n. 2748 del 22.03.2017 e trasmessa al Comune, all’Arpa e per quanto di competenza relativamente alle attività di controllo agli Enti preposti, USL Umbria 2, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ATI n.4 e Servizio Gestione Rifiuti della Regione Umbria, stabilisce il rilascio del titolo autorizzativo per i prossimi dieci anni, passibile di eventuali revisioni che potranno essere assunte a seguito degli studi epidemiologici svolti o coordinati da parte del distretto sanitario, come da più parti richiesto. La Regione, quindi, conclude di fatto l’iter per il rilascio dell’Aia all’impianto di Maratta malgrado le posizioni assunte in merito alla concessione dell’autorizzazione espresse in varie sedi dall’Amministrazione, i dubbi sollevati dal punto di vista ambientale e da quello igienico e sanitario, i pareri negativi manifestati e la necessità ripetuta di giungere ad avere un sistema di valutazione epidemiologico valido e condiviso per le analisi degli impianti.
L’Amministrazione comunale rende noto che, pur nel rispetto del potere autorizzativo della Regione sta valutando la consistenza delle condizioni per un eventuale ricorso al giudice amministrativo. L’esame della documentazione è già al vaglio degli uffici legali del Comune. Resta comunque invariata la volontà di attivare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa di riferimento per far valere ragioni a salvaguardia della salute pubblica e del rispetto del territorio e per far attivare tutti i controlli necessari e la predisposizione di opere che consentano in qualunque momento analisi e campionamenti vari.
Decisamente contrario al provvedimento della Regione il giudizio espresso invece dal consigliere del M5S, Thomas De Luca che in proposito ha immediatamente rilasciato la seguente dichiarazione:
"Il Partito Democratico ha autorizzato l’inceneritore fino al 2027. È stata rilasciata stamane dalla Regione Umbria l’autorizzazione all’inceneritore Terni Biomassa. Aspettavamo Catiuscia Marini sulle ‘barricate’ ma l’abbiamo trovata dall’altra parte ed ora anche il Sindaco fa marcia indietro sul ricorso al TAR, facendo sapere di stare “valutando” la procedibilità. Hanno autorizzato l’inceneritore contro ogni rigore scientifico, contro ogni logica, contro il volere di un’intera città. L’arroganza di una classe politica che si sente legibus solutus, intoccabile e invulnerabile di fronte al diritto e alla legge. Si mostrino, ci mettano la faccia e non si nascondano dietro alla burocrazia, procedure che in alcun modo possono derogare al diritto inalienabile delle persone di respirare e vivere.
Tutto era già scritto, il Comune avrebbe sparato a salve con un parere non conforme e la Regione avrebbe autorizzato cercando di scaricare la responsabilità sui dirigenti. Il Sindaco ha scelto di non dettare le proprie prescrizioni ai sensi dell’art.217 del Regio Decreto del ‘34 imponendo, così come in suo potere, l’esito negativo dell’autorizzazione. Il Sindaco aveva il dovere di porre sul tavolo della conferenza dei servizi i dati epidemiologici dello studio svolto dall’Istituto Superiore di Sanità ma ha scelto di ignorarlo, affermando invece la necessità di un ulteriore studio prima di poter esercitare le proprie competenze, supportato dal codazzo di varie discutibili opposizioni. Il Sindaco è stato incapace di tutelare gli interessi dei ternani. La motivazione è chiara: sollevando la questione dell’inquinamento ambientale e dell’incidenza di patologie la lente d’ingrandimento avrebbe potuto spostarsi sull’acciaieria. La linea politica del Partito la dettano le multinazionali, le holding, le multiutility e i presidenti delle cooperative".
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