In questa giornata di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università degli Studi di Perugia, alla presenza del Ministro dell'Istruzione, Università e della Ricerca della Repubblica italiana, come sindacati studenteschi presenti da anni sul territorio vogliamo lanciare un allarme sui temi che riteniamo essenziali per la ripartenza della Città e della Regione.

 

L'Ateneo perugino, motore culturale ed economico dell'intera regione, ha perso nell'anno accademico in corso il 22% degli iscritti rispetto al precedente, passando in soli dieci anni da 30000 ad appena 20000 studenti. Assistiamo da anni ad un vertiginoso calo di attrattività dell'offerta del nostro Ateneo, che spinge molti studenti a non scegliere la Città di Perugia come sede del proprio percorso universitario.

 

Nel contesto della candidatura di Perugia a capitale europea dei giovani 2017 e capitale europea della cultura 2019 intendiamo riportare l'attenzione sull'emergenza legata al Diritto allo Studio e al welfare studentesco nella nostra Regione. Crediamo fermamente che l'ambire a diventare una capitale europea non possa  prescindere da un serio investimento in tutti gli ambiti inerenti il mondo studentesco, primi su tutti il Diritto allo Studio e i servizi rivolti ai giovani.

 

Per far sì che Perugia torni ad essere una vera città universitaria, nonché un vero e proprio crocevia culturale, è essenziale garantire a tutti gli studenti la possibilità di vivere appieno il proprio percorso formativo, valorizzando l'immenso capitale umano costituito dal mondo studentesco. Tutto ciò sarà possibile solo quando la comunità accademica e la cittadinanza tutta saranno parte attiva in un processo di reale cambiamento, che parta dalla consapevolezza che le nostre Scuole e Università rappresentano una grandissima fonte di ricchezza culturale, sociale ed economica per il nostro territorio.

 

Sinistra Universitaria-UdU Perugia

Altrascuola-Rete degli Studenti Medi Umbria

 

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