FOLIGNO - "Per noi oggi e' una giornata straordinaria. La Madonna di Foligno di Raffaello che torna nel luogo, il monastero di Sant'Anna, che l'ha ospitata per oltre duecento anni e' un sogno che diventa realta', un evento di grande rilievo culturale e di particolare significato spirituale". Lo ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, in occasione dell'inaugurazione dell'esposizione del dipinto, che sara' visitabile fino a domenica 26 nella citta' umbra. "Questo risultato straordinario - ha aggiunto Mismetti - e' stato ottenuto grazie alla sensibilita' e alla disponibilita' di Santa Sede ed Eni ed e' frutto anche della costante azione di quanti, a Foligno, si sono Impegnati per far si' che questo miracolo' potesse avvenire".

 

Secondo il primo cittadino si tratta di "un fatto irripetibile", che "la citta' vive con grande orgoglio, consapevole dell'importanza anche di far conoscere ai visitatori il rapporto tra questo dipinto, capolavoro assoluto dell'arte, e la sua storia".
 

 "Credo - ha concluso Mismetti - che la mostra sia un momento da vivere, con gioia, per l'intera citta', a cominciare dalle giovani generazioni, e per l'Umbria, nell'ottica di promuovere il territorio regionale attraverso un evento culturale di portata storica".

 

 

"In questi giorni mi permettero' di far tornare questo capolavoro ad essere una pala di altare e, quando le porte saranno ancora chiuse, celebrero' messa qui davanti", ha annunciato a sua volta il vescovo di Foligno,
Gualtiero Sigismondi. "L'esposizione straordinaria a Foligno di uno dei piu' grandi capolavori di Raffaello - ha aggiunto il presule - rappresenta un sicuro investimento pastorale e una straordinaria opportunita' culturale. Sono profondamente grato alle autorita' vaticane e al gruppo Eni che hanno reso possibile questo evento, desiderato da tempo e concordemente preparato da tutte le istituzioni cittadine".

"Dinanzi a questa pala d'altare - ha proseguito il vescovo - si rimane senza fiato, perche' mostra la Madre di Dio col volto colmo di sorpresa, specchio di un cuore carico di attesa. Inquadrata sullo sfondo del disco solare,  Maria e' seduta su un trono di nubi e circondata da una corona di figure angeliche, intenta a contemplare, stupita, il Figlio suo. Piuttosto che indicarlo, come fa il Battista, invita a tenere fisso lo sguardo su di Lui con un delicato cenno del capo. Mentre la Vergine ammira il Frutto benedetto del suo seno verginale, Gesu', Egli volge lo sguardo all'angelo che tiene in mano la targa senza scritta che, secondo un'abile regia, consente ad ogni spettatore di proiettare sul dipinto un proprio messaggio interiore. Grande e' la tentazione di riempire quella targa, e tuttavia e' bene lasciarla vuota, perche' il cuore rimanga aperto e resti fiducioso e attento alle sorprese dell'amore di Dio".
 

"Interpretando la gioia grande di tutti i folignati – ha concluso il presule - mi faccio portavoce di questa
invocazione: Madre della Chiesa, Madonna di Foligno, ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo volto sereno; siamo certi di essere preziosi ai tuoi occhi e ci affidiamo alla tua materna intercessione con cuore semplice".

 

"Riportare a Foligno dopo 200 anni uno dei capolavori di Raffaello e' una grande emozione e ha per Eni un significato importante, considerato il grande successo dell'esposizione di quest'opera a Milano dove 240.000 visitatori sono sfilati davanti alla Madonna di Foligno. Eni ama le sfide difficili e qui, grazie alla collaborazione di tutti, possiamo dire di essere riusciti nel nostro intento". E’ quanto affermato a sua volta il direttore delle
relazioni internazionali e comunicazione Eni, Stefano Lucchini, secondo il quale "la ragione di questo importante risultato e' certamente legata a diversi fattori tra cui quello di aver creato un modo nuovo di avvicinare le persone all'arte e alla cultura. Modo che si fonda nell'idea che le competenze culturali di una persona non siano legate al numero di dipinti che ha visto. Noi di Eni pensiamo invece - ha sottolineato Lucchini - che dipendano da quanto, realmente, ciascuno e' entrato davvero in relazione con l'opera e l'ha compresa. Un unico dipinto contiene dentro di se' un numero grande di informazioni, spunti e suggestioni. Comprendere
un'opera significa andare oltre la semplice visita. Significa guardare e non solo vedere".

 

Dunque, per Lucchini "l'esposizione della Madonna di Foligno punta proprio a questo: far osservare un grande capolavoro di un maestro del Rinascimento e farne capire a fondo alcuni aspetti. Accolto dalle guide, messe a disposizione, il pubblico potra' trovare risposte ai propri dubbi e fare domande, costruendo un percorso 'personalizzato'".

 

Il direttore delle relazioni internazionali dell'Eni ha poi sottolineato come "l'idea di riportare l'opera nel luogo in cui e' stata conservata per tanto tempo risponde al desidero, espresso in piu' occasioni dal comune di Foligno, di rivedere collocata nella chiesa del Monastero di Sant'Anna un capolavoro che per tanti anni proprio li' e' stato custodito". Un'operazione, ha precisato Lucchini "che toglie ogni dubbio circa l'obiettivo delle iniziative
espositive organizzate da Eni. E' chiaro che con questa esposizione straordinaria a Foligno, Eni non insegue i grandi numeri. Lo scopo e' invece quello di lasciare un'emozione e un ricordo indelebile negli occhi dei cittadini e di tutti coloro che ammireranno questo splendido capolavoro, rispondere alla richiesta di un territorio, divulgare cultura con operazioni di qualita'".
 

Infine, Lucchini ha definito "indispensabile" la collaborazione e la disponibilita' dei Musei Vaticani, dove
tornera' l'opera dopo la tappa folignate, i quali "hanno sposato con entusiasmo l'idea di far soggiornare per una
settimana l'opera in uno spazio che in passato le e' stato 'familiare'". "E' fondamentale, in operazioni come questa – ha concluso Lucchini - avere al proprio fianco il partner giusto, persone che sappiano comprendere quanto fondamentale sia, oggi ancora di piu', mettere in circolo la cultura, renderla accessibile, portarla alle persone, lasciare una traccia di cultura".

 

"La Madonna di Foligno e' il Paradiso anzi, per meglio dire, e' come una porta aperta sul Paradiso. Uno si mette di fronte a questa tela e vede il Paradiso ed e' felice e grato al destino di essere vivo e di avere occhi per guardare e un cuore per  emozionarsi": e' quanto ha infine osservato il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci.   Ma che cos'e' il Paradiso per Raffaello? "E' una giornata estiva - ha continuato Paolucci - di sole, ma anche di nuvole azzurre e grigio viola che diventano, nel gioco delle luci e delle ombre, figure di angeli fanciulli. Il Paradiso e' una giovane mamma che stringe a se' il suo bambino bellissimo, capriccioso e irrequieto come tutti i bambini. Il Paradiso sono le immagini benevole, rassicuranti di Santi (Francesco, Giovanni, Girolamo) i cui nomi si moltiplicano nei paesi e nelle parrocchie d'Italia".
 

"Ho accettato subito la proposta di esporre, anche se per pochi giorni la Madonna di Raffaello nella citta' che l'ha ospitata per 217 anni: avevo un debito con Foligno dal '97 quando, nonostante gli sforzi compiuti, non riuscimmo a salvare il torrino", ha spiegato ancora il direttore dei Musei Vaticani, ricordando il terremoto che colpi' l'Umbria e le Marche.
 

 L'esposizione e' stata resa possibile da una serie di circostanze particolari. Infatti la Madonna di Foligno di Raffaello - collocata stabilmente nei Musei Vaticani - e' stata esposta a Milano, a Palazzo Marino, dal 28 novembre al 12 gennaio scorso, nell'ambito di una mostra organizzata da Eni, in accordo con gli stessi Musei Vaticani.
 

L'opera, commissionata all'artista nel 1512 dal folignate Sigismondo De' Comitibus, segretario del pontefice Giulio II, viene esposta a Foligno durante il percorso di ritorno verso "casa".

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