"Un’ aliquota del 10,6 per mille sulle attività produttive rischia di diventare un colpo micidiale per le stesse e a cascata anche per i lavoratori. Invertire questa tendenza.” Così i consiglieri PdL a Palazzo dei Priori tornano ancora sulla questione IMU.
L’analisi dei consiglieri PdL è abbastanza semplice. Le superfici delle aziende sono ampie e di conseguenza anche le imposte sulle stesse. Se le aziende vanno in difficoltà a cascata questa colpisce i lavoratori e poi l’intera sistema economico e sociale, con ricadute occupazionali e sulla speranza di ripresa. Propongono, per il momento di tornare all’aliquota del 7,6 per mille. “Le aziende sono beni strumentali e non patrimoniali – dicono ancora Prisco e Scarponi - e in quanto tali dovrebbero avere un regime impositivo diverso. Si pensi poi alle attività quelle ricettive, dotate di superfici molto ampie e per le quali nel 2013 si prospettano ulteriori sacrifici con l’avvio della anche della tassa di soggiorno.
“Riteniamo - concludono Prisco e Scarponi - che questo ambito rappresenti il punto di maggiore emergenza a Perugia, non che ci sfugga che l’intera città sia costretta a subire in un solo anno un aumento della pressione fiscale senza pari e che somma alle tasse di Monti, pure quelle di Boccali”.
 

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