Il presidente Catanossi: contenimento della produzione, stoccaggio e aiuti a indigenti - Ridotto il consumo di formaggi e azzerato quello di mozzarelle. Grande richiesta di latte

(AVInews) – Perugia, 28 mar. – L’appello che la Grifo latte lancia, attraverso il suo presidente Carlo Catanossi, suona come un grido di allarme ma vuole essere un contributo alla ripresa futura. “Abbiamo bisogno di interventi mirati che abbiano effetti concreti sul settore – commenta Catanossi –. Servono misure facili da applicare e risolutive per le realtà produttive, per quando si ripartirà ma anche in questa fase di profondo impatto. Il latte è un prodotto che deve essere munto tutti i giorni e che non si può conservare a lungo. È necessario che si faccia chiarezza sulle quantità e sulla reale destinazione del latte importato. La trasparenza, come afferma Coldiretti da molto tempo, deve essere totale e il consumatore, ma direi tutti i cittadini, devono essere a conoscenza di cosa mangiano e da dove provengono i prodotti che consumano. In questa difficile fase il flusso non si è arrestato e continua imperterrito mentre il latte dei produttori italiani stenta a trovare collocazione e sconta prezzi molto bassi. Gli interventi non si devono far attendere troppo per non logorare il sistema produttivo. Ben vengano allora interventi per incentivare un contenimento della produzione, lo stoccaggio di Agea di latte in polvere e burro, gli aiuti agli indigenti con prodotti italiani, il sostegno allo stoccaggio privato”.

La situazione di formaggi, mozzarelle e latte. “Occorre – prosegue Catanossi – trovare tutte quelle soluzioni che possano contribuire a far superare un momento così difficile e poi misure strutturali per garantire il futuro. La nostra cooperativa è impegnata su più fronti ma sta reggendo bene il momento di emergenza. A fronte di pesanti contrazioni sul consumo dei formaggi e dell’azzeramento della produzione di mozzarella (stante la chiusura delle pizzerie e il freddo che non incentiva il consumo in casa), abbiamo assistito all’esplosione delle richieste di latte a lunga conservazione che i consumatori hanno scelto per le proprie scorte domestiche. In questo quadro stiamo garantendo il ritiro di tutto il prodotto dei nostri soci sia per quanto riguarda il latte bovino che il latte ovino in modo da non dare nessuna ulteriore difficoltà ai produttori. Ritengo che con un forte senso di responsabilità e una attenta capacità di operare attraverso gli strumenti migliori si possa dare risposte concrete a chi produce e a chi consuma”.

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