PERUGIA, 28 GEN - ''Il Governo in questo momento non e' che brilli per attivismo, per iniziative e per le cose che servono al sistema economico delle imprese'': e' il giudizio di Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, oggi nel capoluogo umbro in occasione della celebrazione dei 175 anni della Camera di commercio di Perugia.

Parlando con i giornalisti a margine dell'incontro, Dardanello ha detto che ''c'e' bisogno di uno scatto d'ali senza il quale probabilmente tarderemo a riprendere il cammino''. ''C'e' una conflittualita' della politica - ha proseguito - che credo debba finire. Abbiamo bisogno di altre cose oggi nel nostro Paese. Si parla soltanto piu' di fatti personali e di cose che non hanno nulla da spartire con le scelte economiche, con le scelte anche etiche e morali del nostro Paese''.

"L'innovazione – ha aggiunto - e' lo strumento sul quale dobbiamo continuare a investire. Le imprese italiane sono vessate in costi e tariffe. C'e' bisogno per dare maggiore competitivita' anche di diminuire il carico fiscale".

"Se una impresa, come quelle italiane, ha oltre il 52% di costi sul suo fatturato mentre quelle tedesche o francesi solo il 27% - ha poi sostenuto Dardanello - questo la dice tutta sulla nostra competitivita', se non si provvede rapidamente a contenere i costi della finanza e degli oneri delle imprese, probabilmente tardera' ulteriormente ad andare a ben fine".

Per il presidente di Unioncamere "le piccole e medie imprese sono un patrimonio straordinario di questo nostro Paese" e "forse tramite le pmi ci sono gli strumenti per guardare con un po' di ottimismo il futuro". "Se non si aiuta pero' questo oceano di piccoli imprenditori - ha proseguito - probabilmente tarderemo ulteriormente a recuperare quella competitivita' di cui abbiamo bisogno. C'e' una riforma che non costa nulla se non un po' di lavoro e intelligenza, che e' quella della delegificazione di quella che e' questo 'mare magnum' delle leggi italiane che creano soltanto burocrazia, costi aggiuntivi alle imprese e che non si mettono in concorrenza con il mercato del mondo".

Dardanello ha quindi ricordato che "c'e' un mercato interno che in questo momento non sta tirando, come non tira in tutti i paesi che sentono la crisi" e che il mercato export, invece, "e' quello che ci sta dando in questo momento le uniche grandi soddisfazioni".

"La nostra gente ha investito in innovazione - ha concluso -, che e' lo strumento sul quale dobbiamo continuare ad investire. Servono anche gli strumenti per poterlo fare, con un avvicinamento al credito che probabilmente non abbiamo in questo momento come dovremmo".
 

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