Imprese che nascono e non sopravvivono: preoccupante numero di cessazioni
PERUGIA - Sale a 74.243 il numero delle imprese registrate alla Camera di Commercio di Perugia nel secondo trimestre del 2011, in crescita dello 0,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Piu' limitata (+ 0,44%) la crescita congiunturale, sul primo trimestre 2011.
Tra aprile e giugno 2011 sono nate in provincia di Perugia 1.145 nuove imprese, a fronte delle 821 cessate. E' questo il dato generale che emerge dalla rilevazione Movinprese per il secondo trimestere 2011 sulla nati-mortalita' delle imprese.
"La base imprenditoriale provinciale continua ad espandersi, ma desta preoccupazione il forte aumento delle cessazioni - afferma Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia -, che fanno registrare il peggior secondo trimestre degli ultimi 5 anni. E' evidente che ancora oggi, nonostante qualche segnale di ripresa, le aziende fanno fatica a restare sul mercato".
Per quanto riguarda le cessazioni si tratta di ditte individuali (il 75%), di societa' di persone (il 13%), ma anche societa' di capitali (oltre il 9% del totale delle cessazioni). Come consistenza numerica risultano in calo soprattutto i settori dell'agricoltura, del trasporto e magazzinaggio, fornitura di acqua, reti fognarie, attivita' di gestione dei rifiuti e risanamento, e delle attivita' finanziarie e assicurative. In aumento soprattutto i comparti del commercio, delle attivita' immobiliari, delle attivita' dei servizi di alloggio e di ristorazione, delle attivita' professionali, scientifiche e tecniche, del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, stabili le costruzioni.
La struttura imprenditoriale della provincia resta composta in maggior parte da ditte individuali (54%), seguite dalle societa' di persone che rappresentano il 24% e dalle societa' di capitale con il 18%.
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