Impianto biomasse/ Il Comune di Umbertide replica a Baldelli e Becchetti
UMBERTIDE - Restiamo stupiti delle affermazioni inesatte dei consiglieri provinciali Luca Baldelli e Gianfranco Becchetti che, per i ruoli che ricoprono ed hanno ricoperto in passato, dovrebbero essere esperti di pubblica amministrazione. Non comprendiamo come possano commettere errori cosi grossolani dal momento che dovrebbero essere i primi a conoscere la normativa, visto che riguarda direttamente il loro Ente.
Secondo tale normativa, che a scanso di equivoci ripetiamo di seguito, è infatti la Provincia che rilascia l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera e lo diciamo non in una logica di scaricabarile, ma semplicemente perché lo stabilisce la legge, nello specifico il d.lgs. 152/2006: infatti il progetto di realizzazione dell'impianto alimentato a biomasse in località Pian D'Assino è stato sottoposto a PAS (Procedura autorizzativa semplificata) secondo quanto previsto dal d. lgs. 28/2011. Tale norma stabilisce che il Comune ha il compito di verificare la compatibilità urbanistica dell'intervento e, qualora tale compatibilità sussista (come in questo caso visto che l'impianto verrebbe realizzato in una zona classificata come industriale), ha l'obbligo di convocare la conferenza dei servizi.
Sono quindi i soggetti che partecipano alla conferenza dei servizi (nel caso specifico Regione dell'Umbria, Provincia di Perugia, Arpa Umbria, Umbra Acque, Asl 1, Enel, Ministero dello Sviluppo economico, Comando provinciale Vigili del Fuoco) che, tramite il rilascio dei rispettivi pareri, determinano l'esito del procedimento autorizzativo.
Ad oggi si sono tenute due conferenze dei servizi, in data 16 maggio e 3 giugno. In data 16 maggio sono pervenuti i pareri favorevoli di Vigili del Fuoco, Arpa limitatamente all'elettrodotto, Ministero dello Sviluppo economico, Enel e Umbra Acque; la Provincia di Perugia ha comunicato l'avvio del procedimento per le emissioni di atmosfera, l'Asl 1 non si è espressa perché in attesa dei pareri di Arpa e Provincia mentre la Regione non ha partecipato alla conferenza.
La conferenza dei servizi del 3 giugno, alla quale non hanno partecipato Regione ed Arpa, è stata invece aggiornata per il mancato rilascio dei pareri di Arpa, Provincia ed Asl.
In data 20 giugno poi la Provincia di Perugia ha invitato il Comune di Umbertide a partecipare ad una conferenza interna dello stesso Ente provinciale, che si è tenuta in data 26 giugno, alla quale sono stati altresì invitati Arpa, Asl, Regione e Gmp Bioenergy.
La Provincia, che ha competenza in merito all'emissione dei fumi in atmosfera, in base all'art. 269 comma 3 del d.lgs. 152/2006, ha infatti deciso di avviare un endoprocedimento, ovvero un procedimento interno alla conferenza dei servizi convocata dal Comune, sospendendo di fatto l'iter di quest'ultima. In quella sede è stato chiesto al Comune di Umbertide di esprimersi per quanto è di propria competenza ai sensi della l.r. 1/2004 e del R.D. Del 27/0771934 n. 1265. A tale richiesta il Comune ha risposto con un parere di compatibilità urbanistica assimilabile ad un certificato di destinazione urbanistica, dando atto che, secondo quanto previsto dal Piano Regolatore Generale vigente, l'impianto da cui avranno origine le emissioni è localizzato all'interno di un'area classificata TCP/MIA (tessuto consolidato produttivo a mantenimento industriale artigianale), ovvero di un'area a destinazione industriale-artigianale.
Il Comune di Umbertide, come stabilito dalla normativa sopracitata, si è quindi limitato ad esprimersi in merito alla destinazione urbanistica dell'area dove è prevista la realizzazione dell'impianto, ad oggi compatibile (non a caso il Consiglio comunale ha avviato l'iter per la variante alle NTA del Prg, con l'approvazione all'unanimità del documento programmatico presentato dalla Giunta), mentre l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera è esclusiva competenza della Provincia, sentito il parere dell'Arpa.
Questo è il percorso previsto dalla normativa con le responsabilità di ciascun Ente. Tutte le altre dichiarazioni non corrispondono a verità, a meno che non si tratti di mera speculazione politica, come già peraltro se ne sta facendo molta, preferendo le polemiche alla tutela del territorio e dell'interesse dei cittadini. Interesse che l'Amministrazione Comunale di Umbertide ha cercato di salvaguardare sin dall'inizio della vicenda, esprimendo in merito una posizione chiara e condivisa, diversamente da quanto fatto da altri Enti.
Invitiamo quindi nuovamente i consiglieri Baldelli e Becchetti ad adoperarsi per far approvare dal proprio Consiglio provinciale un ordine del giorno analogo a quello approvato dal Consiglio comunale di Umbertide al fine di dare un segnale politico forte ed unitario a salvaguardia dell'ambiente e del diritto alla salute.
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