(AKR) – PANICALE – L’amministrazione comunale di Panicale fa chiarezza sulla questione al centro dell’attenzione nelle ultime settimane della realizzazione di un impianto per produrre biogas vicino alla frazione di Casalini: «In data 29 dicembre 2011 - è scritto nella nota dell’Amministrazione - la Società Agricola Forestale Novera s.r.l. ha depositato in Comune una P.A.S. per la realizzazione, in località Sprofondato, di un impianto a biogas della potenza nominale prevista di Kwe 999. Il 20 gennaio 2012 l'Amministrazione comunale ha promosso una assemblea pubblica informativa durante la quale i tecnici della Società proponente hanno illustrato il progetto.

A seguito delle osservazioni verbali formulate e derivate da una prima lettura eseguita dagli uffici comunali, il giorno 24 gennaio u.s. la Società Agricola Forestale Novera s.r.l. ha formalmente richiesto la sospensione della procedura. A tuttoggi l'istanza è quindi improcedibile.

Alcune precisazioni sulla individuazione del sito proposto: l'area progettualmente individuata non risulta essere vincolata dal D.lgs. 42/2004; in particolare l'area è circondata da aree vincolate, da un lato dal c.d. decreto Galasso (ex L 431/85) dall'altro dal vincolo C.P.BB.AA. N. 42/94 (vincolo in itinere, ancora non definito). Sull'area, e su quella molto più vasta che da Bolzonami conduce fino a Casalini, il Servizio valorizzazione del territorio e tutela del Paesaggio della Regione dell'Umbria ha formulato, alla Commissione Provinciale, la proposta di tutela paesaggistica dell'area (art. 136 del D.Lgs 42/2004).

Precisazioni sul vincolo e fonti di energia rinnovabili (FER): L'allegato C del regolamento regionale 7/2011 "Disciplina regionale per la installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili" che individuava i "beni paesaggistici così come definiti all'art. 136 del D.Lgs 42/2004" come aree non idonee alla realizzazione di impianti a biomasse è stato modificato dalla delibera di Giunta Regionale n. 40 del 23/01/2012 rendendoli ammissibili "nelle aree contigue a centri abitati o edifici residenziali a condizione che non siano compromessi gli elementi costitutivi del bene tutelato".

Conclusioni: al momento nessuna richiesta relativa alla realizzazione di impianti a biomasse è pendente presso questa Amministrazione in quanto l'unica, a suo tempo presentata, è stata sospesa dagli stessi proponenti.

In presenza di nuove e/o ulteriori istanze l'Amministrazione comunale (sentiti in Conferenza dei Servizi tutti gli Organi ed Enti a qualsiasi titolo competenti al rilascio di autorizzazioni in materia) si porrà nella condizione dell'assoluto rispetto, in primo luogo della salute pubblica, e di ogni normativa di settore con particolare attenzione alla tutela paesaggistica ed ambientale».
 

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