PERUGIA - “L’Umbria, con una percentuale di immigrati pari all’undici per cento del totale dei residenti, è una regione interessata da crescenti processi di stabilizzazione e integrazione all’interno della comunità. Per la realizzazione dei piani territoriali di intervento in materia, la Regione Umbria ha definito la nuova programmazione annuale, che potrà contare su risorse pari a 400mila euro”. Lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, illustrando contenuti e obiettivi del 12/mo programma regionale di iniziative concernenti l’immigrazione, approvato recentemente dalla Giunta regionale.

“L’approvazione da parte della Giunta regionale del 12/mo programma, arriva in concomitanza con la conclusione dell’iter per la composizione e definizione della consulta regionale per l’immigrazione che il 5 luglio scorso, ha ricevuto parere positivo da parte del Consiglio regionale – ha detto la vicepresidente - Il programma in particolare, prevede in primo luogo la ripartizione delle risorse provenienti dal Fondo nazionale per le politiche sociali 2009, con la definizione, al suo interno, delle priorità di utilizzo in armonia con l’impianto del Piano sociale regionale 2010-2012”.

In dettaglio, la 12/ma programmazione prevede in primo piano servizi per favorire l’integrazione e quindi rivolti alla generalità degli immigrati, in particolare ai nuclei familiari con una presenza stabile sul territorio. Previsti anche interventi indirizzati all’interazione, alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di marginalità e recupero della devianza”.

La vicepresidente ha anche evidenziato “come la consistente diminuzione di risorse da parte del Governo, faccia emergere criticità che possono mettere concretamente a rischio la sostenibilità del sistema di integrazione sociale locale per cui i processi di condivisione e di governance delle politiche rivolte all’immigrazione, mediante piani territoriali per una programmazione generale integrata basata su scelte negoziate e condivise, diventano ancor più prioritari ed essenziali”.

Secondo la vicepresidente Casciari “la contrazione delle risorse rafforza l’esigenza di perfezionare la metodologia di programmazione ad ogni livello istituzionale per orientare l’investimento sociale in modo appropriato e razionalizzando le risorse disponibili anche alla luce del fatto – ha aggiunto - che l’ Umbria non è più, se lo fosse mai stata, una terra di passaggio ma luogo di stabile residenza, studio, lavoro e gli immigrati contribuiscono alla tenuta ed al dinamismo della sua economia e società”.
 

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