PERUGIA - Federmobili-Confcommercio della provincia di Perugia ''ribadisce la propria netta contrarieta' nei confronti del progetto di insediamento del colosso Ikea nel territorio di Perugia'', soprattutto perche' - spiega il presidente dell'associazione, Marco Fantauzzi, ''si parla di una superficie complessiva che sfiora i 300 mila metri quadrati e non e' difficile immaginare l'impatto di un simile complesso sul nostro territorio, dal punto di vista economico ed occupazionale''.

''Con la crisi che continua a mietere vittime nella nostra struttura produttiva e con un livello dei consumi che non accenna a risalire - dice Fantauzzi in un comunicato - oggi siamo piu' che mai convinti che l'arrivo del colosso internazionale del commercio nel settore dei mobili e accessori per la casa renda ancora piu' concreto il rischio di una ulteriore sforbiciata ai livelli occupazionali nella nostra regione. Il suo impatto non si abbattera' solo sulle centinaia di imprese del settore mobile e del suo indotto, ma sull'intera economia, perche' la multinazionale assorbe solamente l'8% della produzione italiana in termini di fornitura, commercializzando dunque merci sempre prodotte all'estero, dove andranno anche gli utili prodotti nella nostra regione, contraendone ulteriormente la capacita' di spesa''.

In un documento consegnato a Regione, Provincia e Comune di Perugia, Federmobili sostiene che l'apertura di uno store Ikea in Umbria puo' inasprire una situazione economica gia' fortemente precaria. Nel solo settore del mobile e dell'arredamento operano in Umbria oltre 300 imprese, mentre la stima occupazionale parla di 2.068 unita'.
 

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