PERUGIA - Guardiamo con approvazione la mobilitazione popolare dei cittadini di Resina contro l’apertura di una nuova cava. Cosa che, purtroppo, non registriamo per l’area di S. Martino in Campo dove sono previste ben più gravi alterazioni ambientali. Il progetto è la completa cementificazione di un patrimonio agricolo di pregia.

Senza che la popolazione protesti anche perché abbagliata dal miraggio occupazionale dell’IKEA, che rappresenta la madre di tutte le cementificazioni. Il fatto, poi, che si continui a non coinvolgere minimamente la popolazione sulle scelte rende la situazione ancora più grave.

Per questo riteniamo di dover rivolgere un appello a tutte le forze progressiste della politica perugina perché si facciano carico di impedire uno scempio irrecuperabile. E’ nostra convinzione, infatti, che permettere il consumo di suolo pregiato per l’agricoltura per fare cassa e arginare le ricadute dei tagli governativi sia semplicemente immorale.

Lauro Ciurnelli
Comitato di Salvaguardia Ambientale
S. Martino in Campo

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