Ikea/ Appello "Comitato per la protezione dell’ambiente di San Martino in Campo"
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Gentili Signori,
scriviamo in nome e per conto di tutti quei cittadini perugini che stanno seguendo con particolare attenzione e preoccupazione le vicende relative al vostro futuro insediamento in località S Martino in Campo.
“Dopo i campi di sterminio, stiamo assistendo allo sterminio dei campi”
Parole del grande poeta Andrea Zanzotto che bene sintetizzano quanto sta avvenendo in Umbria ma anche purtroppo nel resto d’Italia.
L’operazione Ikea si presenta agli occhi della cittadinanza come una grande speculazione immobiliare perché partendo dal vostro insediamento - che dovrebbe coprire una superficie di 14 ettari circa - l’amministrazione comunale ha colto l’occasione per realizzare un parco commerciale che complessivamente coprirà un’area di 30 ha: una superficie corrispondente a 60 campi da calcio.
Tutto questo dovrebbe avvenire su terreni agricoli di grande pregio che con un’opportuna variante al piano regolatore diventerebbero edificabili distogliendoli per sempre alla coltivazione agricola.
Questo ci preoccupa molto soprattutto ora che il dibattito sul consumo del territorio è di estrema attualità.
Ci preoccupano inoltre:
lo stravolgimento della vita di un tranquillo paese come S. Martino in Campo;
le negative ricadute sulla viabilità stradale;
le negative ricadute sul tessuto economico commerciale di un vasto territorio che ha già pesantemente subito gli attacchi della grande distribuzione .
Ci preme inoltre sottolineare che le vicende giudiziarie intorno all’acquisizione dei terreni, di cui tutti i quotidiani hanno scritto informando la popolazione, rendono tutta l’operazione alquanto fosca.
Ci auguriamo che IKEA nota per la sua attenzione ai valori dell’ambiente, delle condizioni di vita dei cittadini e dei lavoratori tragga da questa sintetica esposizione spunto per una riflessione sull’opportunità dell’investimento in Umbria.
Grazia Maccherani
Giuliana Giuliani
Lauro Ciurnelli
Ulderico Pettorossi
del “Comitato per la protezione dell’ambiente di San Martino in Campo – Perugia”
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Lunedì
13/02/12
16:29
Un altro attentato al territorio. Non solo Ikea ma, nel complesso, un'area commerciale di circa 30 ettari. Mi chiedo: in un momento di crisi generalizzata ci saranno tanti "consumatori" che acquisteranno queste merci? Gli esperti ci dicono che le vendite risentono non poco di questa situazione economica negativa. O aveva ragione Berlusconi quando chiedeva dove fosse la crisi, vedendo i negozi e i ristoranti pieni,la gente che va in vacanza in paesi esotici... E' tutta una montatura? Chiedetelo ai disoccupati, cassaintegrati, precari e famiglie che devono fare i conti con salari/stipendi sempre più esigui! E state attenti alle loro reazioni!
Lunedì
13/02/12
18:44
Ma neanche se ci fossero tutti questi consumatori varrebbe la pena consumare territori di pregio.I coltivatori sono messi in condizione di non coltivare più perchè il prezzo del grano è fermo agli anni '70, si preferisce importarlo anche se la qualità è pessima.Servirebbe una politica che si interessasse di più alla riqualificazione dei prodotti locali,all'artigianato ma ormai tutto questo è solo utopia.
Lunedì
13/02/12
19:14
INDECOROSO, E PER FORTUNA CHE C'ERA CHI DICEVA DI BATTERSI CONTRO L'EGEMONIA DELLE TRE C