(Acs) - La Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, il 7 giugno scorso, ha approvato all’unanimità una proposta di risoluzione concernente la realizzazione di un unico Centro regionale interaziendale di epidemiologia, coinvolgendo il Dipartimento di medicina sperimentale-Sezione di igiene e sanità pubblica dell’Università degli studi di Perugia e le aziende sanitarie e ospedaliere umbre, con l’obiettivo di non disperdere ma invece ottimizzare l’impiego di risorse umane, finanziarie e tecnologiche per le attività di sorveglianza epidemiologica, finalizzata a supportare l’organizzazione e il coordinamento dei servizi del sistema sanitario regionale.

La proposta nasce dal riscontro delle difficoltà del Registro dei tumori umbro a fronte di una forte diminuzione delle risorse deliberata dalla Giunta regionale e dalla volontà di non disperdere l’attività di raccolta ed elaborazione dati, vanificando il lavoro fin qui svolto, anche perché si è rivelato essenziale per le attività di programmazione sanitaria e per l’organizzazione del Servizio sanitario regionale. 

“Se si vuole sorvegliare l’andamento della patologia oncologica – ha spiegato Solinas – occorre un soggetto che ricerchi le informazioni, le codifichi, le archivi e le renda disponibili per studi e ricerche. Per diversi tumori maligni, inclusi colon-retto, mammella e melanoma della pelle, vengono raccolte informazioni molto dettagliate sulle caratteristiche della malattia che consentono di analizzare in dettaglio l’appropriatezza e l’efficienza dei percorsi clinici e rappresentano l’evoluzione per cui vale la pena disporre di un registro tumori”.

Vi è anche un altro aspetto fondamentale: indagini ambientali ad alta risoluzione sono state sviluppate, in via sperimentale, per rendere il registro tumori in grado di dare un contributo rilevante alle indagini che mirano a caratterizzare dal punto di vista epidemiologico e ambientale aree geografiche di medie o piccole dimensioni. L’impiego dei moderni sistemi di geocodifica (Gis) e di tecniche statistiche mediamente più complesse di quelle necessarie per le elaborazioni ordinarie consente al registro, unico nel panorama nazionale, di fornire risultati epidemiologici per tutta la regione. Un sistema che può essere utilizzato per qualsiasi indagine su base geografica come l’adesione agli screening regionali o il consumo di farmaci, oltre all’impatto di insediamenti industriali. PG/

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