PERUGIA - Dall'audizione di stamani in Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, sulla la proposta di legge: 'Ridefinizione delle aree contigue alle aree naturali protette', è emerso, da parte dei soggetti presenti (soprattutto istituzionali) la necessità di: “cancellare le aree contigue; rivisitare e dare luogo a profonde riflessioni sulla legge regionale n. 9/1995 (tutele dell'ambiente e nuove norme in materia di aree naturali protette); ascoltare la voce dei territori”.

In sostanza, quasi all'unanimità, è stata definita positiva ed importante l'iniziativa legislativa in questione che ricompone, in un unico testo, tre diverse ipotesi di ridefinizione delle aree, presentate da Andrea Smacchi (PD), Massimo Buconi (Psi) e Andrea Lignani Marchesani (PdL).

“Cancellare le aree contigue alle aree naturali protette perché oggi non hanno più ragione d'essere; rivisitare e dare luogo a profonde riflessioni sulla legge regionale n. 9/1995 (tutela dell'ambiente e nuove norme in materia di aree naturali protette); ascoltare la voce dei territori”. In sostanza, quasi all'unanimità (pareri discordi dal rappresentate della Comunità montana Orvietano-Narnese-Amerino-Tuderte e dal Wwf) è stata giudicata positivamente la proposta di legge 'Ridefinizione delle aree contigue alle aree naturali protette (ulteriori modificazioni alle legge regionale n. 9/1995)', per la quale si è svolta a Palazzo Cesaroni, convocata dalla Seconda Commissione, una audizione con i soggetti interessati. La proposta di legge in questione ricompone, in un unico testo, tre diverse ipotesi di ridefinizione delle aree, presentate da Andrea Smacchi (PD), Massimo Buconi (Psi) e Andrea Lignani Marchesani (PdL).

Rappresentati al massimo livello tutti i Comuni interessati dal Parco del Monte Cucco (Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo, Sigillo), per il quale l'iniziativa legislativa prevede di avviare il procedimento per la soppressione della sua area contigua.

Per il sindaco di Costacciaro, Rosella Bellucci, che ha ricordato come nel dicembre 2009 i 4 comuni in questione firmarono congiuntamente un documento che prevedeva, oltre alla rimozione di alcune preclusioni ambientali, l'eliminazione totale dell'area contigua in questione, (stessa richiesta alla Regione è stata poi avanzata dalla Comunità montana Alta Umbria e dalla Provincia di Perugia”, “l'area contigua, oggi, non ha più ragione d'essere. È necessario ed importante rispettare la volontà dei cittadini. Bisogna aprire da subito un confronto serio sulla questione”.

Dello stesso avviso il vice sindaco di Sigillo, Armando Cervini che ha auspicato “un iter della legge in discussione veloce”. Per il sindaco di Scheggia e Pascelupo, Giovanni Nardi “bisogna affrontare la questione con un approccio non ideologico coinvolgendo anche la Sovrintendenza e lo stesso ministero per l'Ambiente. Ermenegildo Fabrizi (assessore Fossato di Vico), dopo aver evidenziato che i tre quarti della area industriale del suo Comune fanno parte dell'area contigua, ha evidenziato “l'importanza dei parchi, ma al contempo l'esigenza non più rinviabile di rivisitare la legge n. 9”.

Parere un po' diverso, invece quello di Maurizio Conticelli (Comunità montana Onat) che ha lamentato “il ritardo nell'attuazione della politica dei parchi. Questo ha indebolito lo sviluppo di valorizzazione delle aree protette. È importante mantenere ed estendere le aree contigue, importanti per le politiche di sviluppo territoriali. Non si può prescindere dalle aree contigue per valorizzare il sistema delle aree protette. La decisione relativa alle aree contigue deve essere legata a scelte proprie dell'Assemblea legislativa”.

In disaccordo sulle modifiche previste dalla proposta di legge in discussione, anche Alvaro Chiacchiera (WWF) che ha sottolineato come “l'area contigua è essenziale per la gestione del Parco. Il fatto è che la gestione pratica del Parco non ha attratto l'indotto economico che ci si aspettava”.

Questa proposta di legge unificata, così come presentata, se approvata, prevede che il procedimento di revisione delle situazioni ad oggi esistenti, avverrebbe comunque nel rispetto della disciplina normativa dettata dalla legge n. 394/1991 e dopo la necessaria intesa con il soggetto gestore dell'area naturale e con gli stessi enti locali interessati.

Nella relazione contenuta nell'atto, i consiglieri proponenti ricordano che, attraverso la legge regionale n. 9/1995, sono state istituite le aree contigue delle aree naturali protette 'Parco del Monte Cucco' e 'Parco fluviale del Tevere', per assicurare la conservazione dei valori propri delle aree protette medesime. Questa proposta di legge unificata, sostanzialmente, consentirebbe alla Giunta regionale di avviare il procedimento per la soppressione dell'Area contigua 'Parco del Monte Cucco entro sessanta giorni decorrenti dalla nomina del presidente della costituenda Unione speciale di comuni nel cui territorio sarà compresa l'area contigua medesima.
 

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