PERUGIA - La Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eros Brega, ha approvato a maggioranza le “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016”. Il disegno di legge, che conta 74 articoli ed era stato rinviato in Commissione(link is external)  per consentire la discussione di emendamenti ed osservazioni di Comuni, ordini professionali e categorie sociali, ha subito modifiche marginali in seguito all’approvazione di alcuni emendamenti e tornerà nell’Aula di Palazzo Cesaroni martedì 16 ottobre 2018. Eros Brega sarà relatore di maggioranza e Andrea Liberati – M5S di minoranza.

Il disegno di legge ha ottenuti i voti favorevoli dei commissari Brega, Chiacchieroni, Leonelli e Smacchi (Pd), Rometti (Ser) e Ricci (misto Rp – Ic) mentre Liberati (M5S) si è astenuto. Prima del voto sull’intero atto sono stati presentati, discussi e votati una serie di emendamenti.

Sono state APPROVATE le proposte di modifica della Giunta regionale (fatte proprie dal presidente Brega) sull’utilizzo da parte dei Comuni delle deroghe al Piano regolatore; sulla necessità per l’impresa agricola di redigere un piano di sviluppo aziendale anche in caso di delocalizzazione di un solo edificio, sul mantenimento dell’importo attuale dell’indennizzo da ritardo; sulla riduzione del rimborso forfettario per le istanze archiviate e ripresentate entro 90 giorni.

Parere positivo anche per l’emendamento Brega, che consente un incremento della Suc del 30 percento alle aziende zootecniche, per garantire condizioni ambientali favorevoli al miglioramento del benessere animale.

La Commissione ha approvato anche le proposte di Morroni (Forza Italia) relativamente al parere in materia idraulica che verrà rilasciato dagli uffici regionali e non da quelli dei 4 comuni maggiormente colpiti dal sisma e alla possibilità di ricostruire edifici storici distrutti con sagoma diversa dall’originale ma sullo stesso sedime.

Sono stati invece BOCCIATI tutti gli emendamenti della Lega, a firma Mancini e Fiorini, relativi tra l’altro alla soppressione di tutti gli articoli dedicati a ‘Umbria salute’ (uno stralcio auspicato anche da Liberati ma respinto dalla Commissione); all’applicazione di tutte le previsioni della legge, compresi i fondi per le aree interne della Valnerina, anche alla città di Spoleto; all’aumento del 40 percento della Suc per la zootecnia.

Respinti infine di emendamenti firmati da Morroni e mirati all’ampliamento della distanza degli annessi agricoli da ricostruire rispetto all’edificio principale e alla regolarizzazione delle strutture temporanee a servizio delle attività produttive”. 

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